Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Negli adulti nascono nuovi neuroni, che sono cruciali per apprendere ascoltando

Newborn neuron green and purple in brain tissue from human epilepsy patientsNeurone neonato (verde e viola) nel tessuto cerebrale di paziente umano con epilessia. (Fonte: Aswathy Ammothumkandy/Bonaguidi Lab/USC STEM CELL, CC BY-SA)

Il tuo cervello può ancora creare nuovi neuroni quando sei adulto. Ma in che modo la nascita rara di questi nuovi neuroni contribuisce alla funzione cognitiva? I neuroni sono le cellule che regolano la funzione cerebrale e sei nato con la maggior parte dei neuroni che avrai durante la tua vita.


Mentre il cervello subisce gran parte del suo sviluppo durante la prima infanzia, regioni specifiche del cervello continuano a generare nuovi neuroni nell'età adulta, sebbene a un ritmo molto più basso. Che questo processo di neurogenesi avvenga effettivamente negli adulti e quale funzione abbia nel cervello è ancora oggetto di dibattito tra gli scienziati.


Ricerche passate hanno dimostrato che le persone con epilessia o con Alzheimer e altre demenze sviluppano meno neuroni da adulti rispetto alle persone senza queste condizioni. Tuttavia, non sappiamo se l'assenza di nuovi neuroni contribuisce alle sfide cognitive che hanno di fronte i pazienti con questi disturbi neurologici.


Facciamo parte di un team di ricercatori sulle cellule staminali, neuroscienziati, neurologi, neurochirurghi e neuropsicologi. La nostra ricerca appena pubblicata rivela che i nuovi neuroni che si formano nel cervello adulto sono legati a come impari ascoltando altre persone.

 

Nuovi neuroni e apprendimento

I ricercatori sanno che i nuovi neuroni contribuiscono alla memoria e all'apprendimento nei topi. Ma negli esseri umani, le sfide tecniche di identificare e analizzare nuovi neuroni nel cervello adulto, combinate con la loro rarità, avevano portato gli scienziati a dubitare del loro significato per la funzione cerebrale.


Per scoprire la relazione tra neurogenesi adulta e funzione cognitiva, abbiamo studiato pazienti con epilessia resistente ai farmaci. Questi pazienti sono stati sottoposti a valutazioni cognitive prima, e hanno donato il tessuto cerebrale durante le procedure chirurgiche per curare le convulsioni. Per vedere se la quantità di nuovi neuroni di un paziente è associata a specifiche funzioni cognitive, abbiamo cercato al microscopio i marcatori della neurogenesi.


Abbiamo scoperto che i nuovi neuroni nel cervello adulto sono legati a un declino cognitivo ridotto, in particolare nell'apprendimento verbale, quanto si apprende ascoltando gli altri. Questo è stato molto sorprendente per noi. Nei topi, nuovi neuroni sono noti per aiutarli a imparare e navigare in nuovi spazi attraverso l'esplorazione visiva. Tuttavia, non abbiamo osservato una connessione simile tra nuovi neuroni e apprendimento spaziale nelle persone.

 

Migliorare la cognizione

Parlare con gli altri e ricordare quelle conversazioni è parte integrante della vita quotidiana per molte persone. Tuttavia, questa funzione cognitiva cruciale declina con l'età e gli effetti sono più gravi con i disturbi neurologici. Man mano che crescono le popolazioni invecchiate, aumenterà l'onere del declino cognitivo sui sistemi di assistenza sanitaria in tutto il mondo .


La nostra ricerca suggerisce che il legame tra neuroni neonati e apprendimento verbale può essere fondamentale per lo sviluppo di trattamenti per ripristinare la cognizione nelle persone. Migliorare la generazione di nuovi neuroni potrebbe essere una strategia potenziale per migliorare la salute del cervello e ripristinare la cognizione nell'invecchiamento e nelle persone con epilessia o demenza.


Ma per ora, queste idee sono solo obiettivi e tutti i trattamenti futuri sono molto lontani. È importante sottolineare che la nostra scoperta, che i nuovi neuroni funzionano in modo diverso nei topi e nell'uomo, sottolinea la necessità critica di studiare funzioni biologiche come la neurogenesi nelle persone, quando possibile. Ciò garantirà che la ricerca condotta su modelli animali, come i topi, sia rilevante per le persone e possa tradursi in strategie cliniche.


Gli attuali farmaci per l'epilessia puntano principalmente a ridurre le convulsioni, e meno ad affrontare l'esperienza dei pazienti con declino cognitivo. Per migliorare i risultati cognitivi dei pazienti, abbiamo iniziato un esperimento clinico incentrato sul potenziamento della produzione di neuroni e della cognizione dei pazienti con epilessia, attraverso l'esercizio aerobico. Siamo attualmente nella fase 1 dello studio clinico, quella che cerca di stabilire la sua sicurezza. Finora, 2 pazienti l'hanno terminato con successo e in sicurezza. Abbiamo in programma di reclutare altri 8 pazienti perché si esercitino e completare questa fase.


Unendo la scienza di base in laboratorio e la ricerca clinica nelle persone, la maggiore comprensione della rigenerazione del cervello potrebbe aiutare a sostenere la sua salute per tutta la durata della vita.

 

 

 


Fonte: Aswathy Ammothumkandy (ricercatrice in biologia delle cellule staminali e medicina rigenerativa), Charles Liu (professore di chirurgia neurologica clinica) e Michael A. Bonaguidi (professore associato di biologia delle cellule staminali e medicina rigenerativa), Università della California Meridionale

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)