Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Carne rossa trasformata legata ad un aumento del rischio di demenza

processed red meat Image by Racool studio on Freepik

Le persone che mangiano più carne rossa, in particolare quella trasformata come pancetta, salsiccia e bologna (insaccato diffuso in USA e Canada, simile alla nostra mortadella bolognese, ma con gusto diverso), hanno maggiori probabilità di avere un rischio più elevato di declino cognitivo e demenza rispetto a quelli che mangiano pochissima carne rossa, secondo uno studio pubblicato su Neurology®.


"La carne rossa è ricca di grassi saturi e studi precedenti hanno dimostrato che aumenta il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiache, due condizioni legate alla riduzione della salute del cervello", ha affermato l'autore senior dello studio Dong Wang MD/SCD, del Brigham and Women’s Hospital di Boston. "Il nostro studio ha scoperto che la carne rossa trasformata può aumentare il rischio di declino cognitivo e demenza, ma la buona notizia è che abbiamo scopeto anche che la sostituzione con alternative più sane, come noci, pesce e pollame, può ridurre il rischio".

 

Rischio di demenza

Per esaminare il rischio di demenza, i ricercatori hanno esaminato un gruppo di 133.771 persone con un'età media di 49 anni che non avevano la demenza all'inizio dello studio, seguite fino a 43 anni durante i quali hanno tenuto un diario alimentare che elencava ciò che mangiavano e la frequenza. Di questo gruppo, 11.173 persone hanno sviluppato demenza.

I ricercatori hanno considerato 'carne rossa trasformata' pancetta, hot dog, salsicce, salame, bologna e altri prodotti a base di carne trasformata. Non trasformata era manzo, maiale, agnello e hamburger. Una porzione di carne rossa è di circa 85g, le dimensioni di un mazzo di carte. I ricercatori hanno calcolato quanta carne rossa hanno mangiato i partecipanti in media ogni giorno. Per la carne rossa trasformata, hanno diviso i partecipanti in tre gruppi: quello basso mangiava in media meno di 0,10 porzioni al giorno, il medio tra 0,10 e 0,24 porzioni al giorno e l'alto, 0,25 o più porzioni al giorno.

Dopo avere adattato i dati a fattori come l'età, il sesso e altri fattori di rischio del declino cognitivo, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti del gruppo alto avevano un rischio più elevato del 13% di sviluppare la demenza rispetto a quelli del gruppo basso. Per la carne rossa non trasformata, i ricercatori hanno confrontato le persone che hanno mangiato in media meno di mezza porzione al giorno con le persone che hanno mangiato una o più porzioni al giorno e non hanno trovato alcuna differenza nel rischio di demenza.

 

Rischio di declino cognitivo soggettivo

Per misurare il declino cognitivo soggettivo, i ricercatori hanno esaminato un gruppo diverso di 43.966 partecipanti con un'età media di 78 anni. Il declino cognitivo soggettivo è definito come problemi di memoria e pensiero riferiti da una persona prima che qualsiasi declino sia abbastanza grande da presentarsi sui test standard. Il gruppo di declino cognitivo soggettivo ha compilato questionari per valutare la propria memoria e le capacità di pensiero due volte durante lo studio.

Dopo l'aggiustamento per fattori come età, sesso e altri fattori di rischio del declino cognitivo, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti che mangiavano in media 0,25 porzioni o più al giorno di carne rossa trasformata avevano un rischio più elevato del 14% di declino cognitivo soggettivo rispetto a quelli che che mangiavano in media meno di 0,10 porzioni al giorno. Hanno anche scoperto che le persone che mangiavano una o più porzioni di carne rossa non trasformata al giorno avevano un rischio più alto del 16% di declino cognitivo soggettivo rispetto alle persone che mangiavano meno di mezza porzione al giorno.

 

Rischio di invecchiamento cerebrale / cognitivo

Per misurare la funzione cognitiva oggettiva, i ricercatori hanno esaminato un gruppo diverso di 17.458 donne con un'età media di 74 anni. La funzione cognitiva oggettiva è il modo in cui il tuo cervello lavora per ricordare, pensare e risolvere i problemi. Questo gruppo ha fatto test di memoria e pensiero quattro volte durante lo studio.

Dopo la correzione per fattori come età, sesso e altri fattori di rischio del declino cognitivo, i ricercatori hanno scoperto che mangiare più carne rossa trasformata era associato a un invecchiamento cerebrale più rapido nella cognizione globale, con 1,61 anni per ogni porzione aggiuntiva al giorno, e nella memoria verbale, con 1,69 anni per ogni porzione aggiuntiva al giorno.

 

E sostituire la carne?

Infine, i ricercatori hanno scoperto che sostituire una porzione al giorno di carne rossa trasformata con una porzione per giorno di noci e legumi era associato a un rischio inferiore del 19% di demenza e 1,37 in meno di invecchiamento cognitivo. Fare la stessa sostituzione con il pesce era associato a un rischio inferiore del 28% di demenza e la sostituzione con pollo era associato a un rischio inferiore del 16% di demenza.


"Ridurre la quantità di carne rossa che una persona mangia e sostituendola con altre fonti proteiche e opzioni a base vegetale potrebbe essere incluso nelle linee guida dietetiche per promuovere la salute cognitiva", ha affermato Wang. "Sono necessarie ulteriori ricerche per valutare i nostri risultati in gruppi più diversi".


Una limitazione dello studio è stata che ha esaminato principalmente professionisti sanitari bianchi, quindi i risultati potrebbero non essere gli stessi per altre popolazioni di diverso sesso, etnia e genere / sesso non-binario.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Y Li, [+9], D Wang. Long-Term Intake of Red Meat in Relation to Dementia Risk and Cognitive Function in US Adults. Neurology, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)