Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Fattori socioeconomici alimentano le disuguaglianze globali nel carico di Alzheimer

Un'analisi pubblicata da poco espone disparità significative in 204 paesi e territori del mondo

Dementia DALY 2021 Youan et al AmJPrevMedicDALY (disability-adjusted life years, anni di vita aggiustati sulla disabilità) della demenza nel 2021 (Fonte: Manqiong Yuan et al / American Journal of Preventive Medicine)

L'analisi dell'onere globale e delle tendenze temporali del morbo di Alzheimer e delle demenze correlate (MADC) rivela significative disuguaglianze di fondo associate a una serie di fattori socio-demografici di rischio correlati allo sviluppo, come istruzione, reddito, fertilità e spese sanitarie. Il nuovo studio, pubblicato sull'American Journal of Preventive Medicine, richiede lo sviluppo di strategie mirate di prevenzione e controllo in diversi paesi.


L'onere MADC è aumentato a livello globale negli ultimi tre decenni. Gli autori di questo primo studio globale sistematico e globale che ha analizzato i dati dal 1990 al 2021, compresi i dati dello studio Global Burden of Disease 2021 e della Banca Mondiale, hanno scoperto che ci sono disparità significative di numeri, tassi e tassi standardizzati per età di 'anni di vita aggiustati per disabilità' (DALY, disability-adjusted life years) nei 204 paesi e territori considerati.


L'autrice senior Ya Fang MD/PhD, della Xiamen University (Cina), afferma:

"Le MADC attualmente rappresentano una grande sfida globale di sanità pubblica. Sono una delle principali cause di perdita funzionale e dipendenza tra le persone anziane in tutto il mondo. Tuttavia, ad oggi, non ci sono trattamenti definitivi in ​​grado di risolverle pienamente. Inoltre, è tuttora limitata la ricerca sulle relazioni tra i fattori socio-demografici legati allo sviluppo e le disparità sanitarie associate alle MADC. Pertanto, ci siamo proposti di stabilire questa connessione valutando l'impatto degli indicatori di sviluppo socio-demografico come istruzione, reddito, fertilità e spese sanitarie sulle metriche sanitarie delle MADC".


Lo studio ha scoperto che circa i due terzi degli individui con MADC in tutto il mondo vivono ora in paesi a reddito basso e medio-basso, e man mano che le popolazioni crescono, il numero di casi di MADC in questi paesi dovrebbe aumentare più velocemente rispetto ai paesi a reddito alto. Pertanto, si ritiene che l'onere di malattia delle MADC sia maggiore nei paesi a reddito basso e medio, in cui gli individui hanno maggiori probabilità di avere di fronte povertà e accesso limitato all'assistenza sanitaria.


Tuttavia, anche nei paesi con livelli alti di sviluppo socio-demografico, come il Lussemburgo, la Svizzera e gli Stati Uniti, nonostante abbiano sistemi sanitari relativamente completi, l'onere di malattia delle MADC rimane elevato a causa della distribuzione specifica dei fattori di rischio di MADC in questi paesi, come obesità, cattiva dieta e diabete.


Un'altra scoperta degna di nota è che le femmine hanno mostrato un onere notevolmente più elevato di MADC rispetto ai maschi in tutte le fasce d'età, corroborando ricerche precedenti che avevano identificato il sesso femminile come fattore di rischio per il declino cognitivo accelerato. Le differenze di genere nella malattia possono essere influenzate dalla capacità riproduttiva, dagli ormoni sessuali, dalla predisposizione genetica ed epigenetica.


Le femmine sono particolarmente sensibili alle fluttuazioni ormonali, in particolare durante i periodi premestruale, perinatale e menopausa. Le fluttuazioni di estradiolo e progesterone durante la gravidanza influiscono sulla struttura e sulla funzione cerebrale materna, in modo tale che la storia riproduttiva delle donne può influire sull'invecchiamento cerebrale e sul rischio di malattia.


La dott.ssa Fang conclude: "Questo studio ha integrato i dati dello studio Global Burden of Disease 2021 e della Banca mondiale e, per quanto ne sappiamo, è il primo studio sistematico e completo sulla disuguaglianza di fondo associata a una serie di fattori socio-demografici correlati allo sviluppo. Altri punti di forza significativi di questo studio sono il lungo periodo di osservazione, l'ampio intervallo geografico e un'ampia copertura dei dati.

"Sulla base dei risultati, è necessario controllare ulteriormente i fattori di rischio delle MADC promuovendo dieta sana ed esercizio fisico regolare per prevenire lo sviluppo di MADC nei paesi sviluppati. Tuttavia, è fondamentale migliorare l'assistenza sanitaria di base, migliorare l'accesso alle risorse mediche e l'accessibilità economica e aumentare la consapevolezza di MADC tra il pubblico dei paesi in via di sviluppo".

 

 

 


Fonte: Xiamen University via Elsevier (> English)(> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Yuan, L Jin, Y Fang. Disease Burden, Temporal Trends, and Cross-Country Inequality Associated with Sociodemographic Indicators in Alzheimer's Disease and Other Dementias. Am J Prev Med, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.