Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Questi due farmaci per il cancro hanno quello che serve per battere l'Alzheimer?

Un nuovo studio pubblicato su Cell ha trovato dei farmaci approvati dalla FDA che invertono le firme di espressione genica associate all'Alzheimer.

sirota li huang at UCSF by MichaelShort GladstoneDa sinistra: Marina Sirota PhD; Yaqiao Li PhD e Yadong Huang MD/PhD. Foto di Michael Short/Gladstone Institutes

Scienziati dell'UC San Francisco e dei Gladstone Institutes hanno identificato farmaci per il cancro che promettono di invertire i cambiamenti che si verificano nel cervello nel decorso del morbo di Alzheimer (MA), potenzialmente rallentando o addirittura invertendo i suoi sintomi. Lo studio ha prima analizzato come il MA altera l'espressione genica, l'attività dei geni in una cellula, in singole cellule nel cervello umano. Poi, i ricercatori hanno cercato farmaci esistenti già approvati dalla FDA (per gli USA) e che causano i cambiamenti opposti nell'espressione genica.


Stavano cercando specificamente farmaci che potrebbero invertire i cambiamenti di espressione genica nei neuroni e in altri tipi di cellule cerebrali chiamate glia, tutte danneggiate o alterate nel MA. Successivamente, i ricercatori hanno analizzato milioni di cartelle cliniche elettroniche per dimostrare che i pazienti che hanno assunto alcuni di questi farmaci nell'ambito del trattamento per altre condizioni avevano meno probabilità di contrarre il MA.


Quando hanno testato una combinazione dei due farmaci migliori - entrambi farmaci per il cancro - in topi modello di MA, la degenerazione cerebrale nei topi si è ridotta e si è persino ripristinata la loro capacità di ricordare. Marina Sirota PhD, direttrice ad interim del Bakar Computational Health Sciences Institute dell'UCSF, prof.ssa di pediatria e coautrice senior dello studio, ha affermato:

"Il MA arriva con complessi cambiamenti nel cervello, il che l'ha reso difficile da studiare e curare, ma i nostri strumenti computazionali hanno aperto la possibilità di affrontare direttamente la complessità. Siamo entusiasti del fatto che il nostro approccio computazionale ci abbia portato a una potenziale terapia di combinazione per il MA basata su farmaci esistenti approvati dalla FDA".


I due farmaci tumorali approvati dalla FDA identificati dagli scienziati della UCSF, letrozolo e irinotecan, hanno fatto poco per ridurre il livello dei ciuffi tau nel cervello quando somministrati individualmente:

 

Molti dati da pazienti e cellule indicano una nuova terapia per il MA

Il MA colpisce 7 milioni di persone negli USA e provoca un incessante declino della cognizione, dell'apprendimento e della memoria. Eppure decenni di ricerca hanno prodotto solo due farmaci approvati dalla FDA, nessuno dei quali può rallentare in modo significativo il declino.


"Il MA è probabilmente il risultato di numerose alterazioni in molti geni e proteine che, insieme, distruggono la salute del cervello", ha affermato Yadong Huang MD/PhD, ricercatore senior e direttore del Center for Translational Advancement dei Gladstone, professore di neurologia e patologia alla UCSF e coautore senior dello studio. "Questo rende molto impegnativo sviluppare farmaci, che tradizionalmente puntano un singolo gene o proteina che guida la malattia".


Il team ha preso dati disponibili al pubblico di tre studi sul cervello del MA, che hanno misurato l'espressione genica a cellula singola nelle cellule cerebrali di donatori deceduti con o senza MA. Hanno usato questi dati per produrre firme di espressione genica del MA nei neuroni e nelle glia. I ricercatori hanno confrontato queste firme con quelle presenti nella Connectivity Map, un database di risultati dei test degli effetti di migliaia di farmaci sull'espressione genica delle cellule umane.


Su 1.300 farmaci, 86 hanno invertito la firma dell'espressione genica del MA in un tipo di cellula e 25 hanno invertito la firma in diversi tipi di cellule nel cervello. Ma solo 10 erano già approvati dalla FDA per l'uso nell'uomo. Vagliando i registri ospitati nel deposito della UC Health, che includono informazioni sanitarie anonime su 1,4 milioni di persone over-65, il gruppo ha scoperto che molti di questi farmaci sembravano aver ridotto il rischio di sviluppare il MA nel tempo.


"Grazie a tutte queste fonti di dati esistenti, siamo passati da 1.300 farmaci, a 86, a 10, a soli 5", ha dichiarato Yaqiao Li PhD, ex dottoranda dell'UCSF nel laboratorio di Sirota, ora post-dottorato nel laboratorio di Huang ai Gladstone e prima autrice della ricerca. "In particolare, i ricchi dati raccolti da tutti i centri sanitari UC ci hanno portato direttamente ai farmaci più promettenti. È un po' come un esperimento clinico simulato".

 

Una terapia di combinazione pronta

Li, Huang e Sirota hanno scelto 2 farmaci per il cancro tra i primi 5 candidati ai farmaci per i test di laboratorio. Avevano previsto che un farmaco, letrozolo, avrebbe potuto porre rimedio al MA nei neuroni; e l'altro, irinotecan, avrebbe aiutato le glia. Il letrozolo viene solitamente usato per trattare il cancro al seno e l'irinotecan è in genere usato per trattare il cancro del colon e del polmone.


Il team ha usato topi modello di MA aggressivo con mutazioni multiple legate alla malattia. Man mano che i topi invecchiavano, sono emersi i sintomi che ricordano il MA e sono stati trattati con uno o entrambi i farmaci. La combinazione dei due farmaci per il cancro ha invertito molteplici aspetti del MA nel modello animale: ha invertito le firme di espressione genica nei neuroni e nelle glia che erano emerse mentre la malattia progrediva; ha ridotto sia la formazione di ciuffi tossici di proteine che la degenerazione cerebrale; e, soprattutto, ha ripristinato la memoria.


"È così emozionante vedere la convalida dei dati computazionali in topi modello di MA ampiamente usato", ha detto Huang, che si aspetta che la ricerca avanzi presto verso una sperimentazione clinica, in modo che il team possa testare direttamente la terapia combinata nei pazienti di MA.


"Se fonti di dati completamente indipendenti, come i dati di espressione a cellula singola e le cartelle cliniche, ci guidano negli stessi percorsi e gli stessi farmaci, e quindi risolvono il MA in un modello genetico, allora forse siamo su qualcosa", ha detto la Sirota. "Speriamo che questo possa essere rapidamente tradotto in una vera soluzione per milioni di pazienti con MA".

 

 

 


Fonte: University of California San Francisco (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Y Li, [+18], Y Huang & M Sirota. Cell-type-directed network-correcting combination therapy for Alzheimer’s disease. Cell, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)