Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Approccio promettente per prevenire l'Alzheimer

Mentre gli scienziati lottano per trovare un modo efficace per prevenire l'Alzheimer, i ricercatori della University of Wisconsin di Madison potrebbero aver trovato un nuovo approccio per interrompere il processo che porta alla malattia devastante.

Sulla base delle loro conoscenze di due enzimi che controllano un "sovra" enzima fondamentale per lo sviluppo della malattia, gli scienziati hanno scoperto che i due enzimi sono presenti nel cervello dei malati di Alzheimer. E analizzando circa 15.000 composti, ne hanno scoperto due che abbassano l'attività degli enzimi in provetta.


La ricerca, pubblicata sul numero del 20 gennaio del The Journal of Biological Chemistry, offre la speranza di un nuovo approccio per la prevenzione dell'Alzheimer (AD). Più di cinque milioni di persone negli Stati Uniti hanno l'Alzheimer, una malattia complessa che è una sfida capire. Molti ricercatori si sono concentrati sull'amiloide, che si accumula nel cervello dei pazienti con Alzheimer, considerandolo uno dei principali colpevoli. L'amiloide proviene da una proteina chiamata proteina precursore dell'amiloide (APP). Un enzima chiamato beta-site APP enzima di scissione (BACE1) taglia l'APP per produrre l'amiloide e un altro piccolo frammento chiamato AICD. Sia l'amiloide che l'AICD sono tossici per le cellule nervose e sono stati associati all'AD.


La ricerca attuale, sotto la direzione del Dr. Luigi Puglielli, professore associato di medicina alla Scuola di Medicina e Sanità Pubblica (SMPH) dell'UW, si concentra genericamente sul BACE1. Elevati livelli di questo enzima, che aumenta in genere durante l'invecchiamento, può portare ad alti livelli di amiloide. "Si può prevedere che, se si impedisce la sovra-regolazione del BACE1 causata dall'invecchiamento, si potrà prevenire il maggiore rischio di Alzheimer, anch'esso associato all'invecchiamento", spiega Puglielli, del Geriatric Research and Education Center al William S. Middleton Memorial Veterans Hospital di Madison.


L'immagine mostra che gli enzimi ATase1 e ATase2
sono abbondantemente presenti nel cervello dei
pazienti di Alzheimer. Il colore verde etichetta le
ATases, mentre le blu indicano i nuclei. Si vedono
sia neuroni che cellule gliali. (Credit: Image courtesy
of University of Wisconsin-Madison)

Farmaci per bloccare il BACE1 potrebbero, in teoria, impedire l'accumulo di amiloide e contribuire a rallentare o arrestare la malattia. Un certo numero di aziende stanno dedicando risorse alla ricerca di vari modi per bloccare il BACE1; la Wisconsin Alumni Research Foundation (WARF) ha depositato un brevetto per composti che Puglielli ha scoperto essere efficaci.


Nel 2007, Puglielli e i suoi colleghi hanno scoperto che la regolamentazione del BACE1 si verifica quando subisce un processo molecolare chiamato acetilazione, che cambia la sua struttura. Se il BACE1 è acetilato, può viaggiare attraverso la cella in una serie di passi producendo il precursore amiloide. Se non è acetilato, degrada attraverso un altro percorso.


Il gruppo del SMPH ha cercato di trovare ciò che fa accadere l'acetilazione, e nel 2009 ha scoperto che due enzimi (ATase1 e ATase2) sono i responsabili. Nell'attuale documento, i ricercatori hanno trovato che sia ATase1 che ATase2 sono espressi nei neuroni e nelle cellule gliali. Gli enzimi sono sovra-regolati nel cervello dei pazienti con AD. I ricercatori hanno cercato composti che possano spegnere l'ATase1 e l'ATase2, creando un test per misurare i livelli degli enzimi in provetta in modo da poter vagliare circa 15.000 composti. Gli esperimenti hanno mostrato che 186 composti potrebbe fare al caso.


Gli scienziati hanno poi introdotto i composti in diversi tipi di sistemi cellulari per vedere se potevano raggiungere l'ATase1 e l'ATase2 all'interno delle cellule. "Siamo arrivati a due composti che potrebbero influenzare gli enzimi nelle cellule viventi: i composti 9 e 19", dice Puglielli. Analizzando la biochimica e la biologia cellulare dei composti, gli scienziati hanno scoperto che hanno spento l'ATase1 e 2, che a sua volta ha portato a minore acetilazione del BACE1, e quindi meno produzione della proteina precursore amiloide.


Gli scienziati dell'UW stanno attualmente testando i composti in un modello animale di AD. I risultati preliminari sono incoraggianti. "L'Alzheimer è una malattia complessa, ma trovare i composti che influenzano il BACE1 attraverso questi due enzimi ci dà la speranza che stiamo facendo progressi verso un nuovo approccio per prevenire la malattia", dice Puglielli.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Fonte: Materiale della University of Wisconsin-Madison, via Newswise.

Riferimento: Y. Ding, MH Ko, M. Pehar, F. Kotch, NR Peters, Y. Luo, SM Salamat, L. Puglielli. Biochemical inhibition of ATase1 and ATase2 activity reduces BACE1 levels and A generation. Journal of Biological Chemistry, 2012; DOI: 10.1074/jbc.M111.310136.

Pubblicato in ScienceDaily il 1 marzo 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)