Vivere forti emozioni sincronizza l'attività cerebrale di diversi individui, ha rivelato un gruppo di ricerca della Aalto University e del Turku PET Centre in Finlandia.
Le emozioni umane sono altamente contagiose. Vedere le espressioni emotive degli altri, come i sorrisi, determina spesso una risposta emozionale corrispondente nell'osservatore. Tale sincronizzazione degli stati emotivi tra individui può supportare l'interazione sociale: quando tutti i membri del gruppo condividono uno stato emotivo comune, il loro cervello e gli organi elaborano l'ambiente in un modo simile.
Vivere emozioni forti fa sincronizzare l'attività cerebrale tra vari individui. (Credit: Image courtesy of Aalto University) |
Ricercatori della Aalto University e del Turku PET Centre hanno ora scoperto che provare emozioni forti rende letteralmente sincrona l'attività del cervello di individui diversi.
I risultati rivelano che provare forti emozioni, soprattutto se spiacevoli, sincronizza le reti di elaborazione del cervello nelle regioni frontale e mediana. Al contrario, vivere eventi molto eccitanti sincronizza l'attività nelle reti che supportano la visione, l'attenzione e il senso del tatto.
"Condividere gli stati emotivi degli altri offre agli osservatori un quadro somatosensoriale e neurale che facilita la comprensione delle altrui intenzioni ed azioni e permette di 'sintonizzarsi' o 'sincronizzarsi' con loro. Tale sintonizzazione automatica facilita l'interazione sociale e i processi di gruppo", dice Lauri Nummenmaa, professore aggiunto all'Università Aalto in Finlandia. "I risultati hanno importanti implicazioni per gli attuali modelli neurali delle emozioni umane e del comportamento di gruppo. Approfondisce anche la nostra comprensione dei disturbi mentali che coinvolgono l'elaborazione socioemozionale anormale".
L'attività cerebrale dei partecipanti è stata misurata con la risonanza magnetica funzionale mentre stavano visualizzando brevi film piacevole, neutri e sgradevoli.
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Fonte: Materiale della Aalto University, via AlphaGalileo.
Riferimento: L. Nummenmaa, E. Glerean, M. Viinikainen, IP Jaaskelainen, R. Hari, M. Sams. Emotions promote social interaction by synchronizing brain activity across individuals. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2012; DOI: 10.1073/pnas.1206095109.
Pubblicato in ScienceDaily il 24 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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