Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto come far crescere nuove cellule cerebrali dalla pelle normale

Un'unica modifica genetica è tutto ciò che è necessario per trasformare normali cellule della pelle in cellule cerebrali funzionanti, secondo quanto dimostrato da scienziati con una ricerca che potrebbe aiutare a curare l'Alzheimer, il Parkinson e altre patologie del cervello.

Lavorando in laboratorio, scienziati degli Stati Uniti hanno trasferito un singolo gene chiamato Sox2 in cellule di pelle sia umana che di topo. In pochi giorni le cellule si sono trasformate in cellule staminali cerebrali nelle prime fasi.


Un'unica modifica genetica è tutto ciò che è necessario per trasformare normali cellule della pelle in cellule cerebrali funzionanti, hanno dimostrato gli scienziatiQueste 'cellule staminali neurali indotte' (iNSCs), hanno poi cominciato a auto-rinnovarsi e maturare, fino a diventare neuroni in grado di trasmettere segnali elettrici. In meno di un mese le cellule avevano sviluppato le reti neurali. Trapiantate nel cervello di topo, hanno funzionato senza effetti collaterali negativi, come la crescita di un tumore.


Il primo ricercatore, Dott. Yadong Huang, degli Istituti Gladstone di San Francisco in California, ha dichiarato: "Molti farmaci candidati, in particolare quelli sviluppati per le malattie neurodegenerative, non funzionanao negli studi clinici, perché i modelli attuali non prevedono con precisione gli effetti del farmaco sul cervello umano. I neuroni umani, derivati da cellule della pelle re-ingegnerizzate, potrebbero aiutare a valutare l'efficacia e la sicurezza di questi farmaci, riducendo così i rischi e le risorse connesse con la sperimentazione umana".


L'approccio adottato dalla nuova ricerca, riportata nella rivista Stem Cells, evita il pericolo potenziale che cellule staminali "non autorizzate" scatenino il cancro. Ciò perché le cellule staminali del dottor Huang non sono 'pluripotenti', hanno la capacità di crescere in una moltitudine di stati diversi. Al contrario, il loro percorso di sviluppo è incanalato lungo una traccia: produrre neuroni.


La co-autrice Karen Ring, della University of California di San Francisco, ha dichiarato: "Abbiamo voluto vedere se questi nuovi neuroni generati potrebbe generare una crescita del tumore dopo il loro trapianto nel cervello di topo. Invece abbiamo visto le cellule riprogrammate integrarsi nel cervello del topo, e non un solo tumore è stato sviluppato".


La ricerca ha rivelato il ruolo del Sox2 come 'regolatore principale' che controlla l'identità delle cellule staminali neurali. In futuro il dottor Huang e il suo team sperano di identificare regolatori simili che guidano lo sviluppo di specifici sottotipi neuronali nel cervello. "Se potessimo individuare quali geni controllano lo sviluppo di ogni tipo di neurone, potremmo generarli in una capsula di Petri da un unico campione di cellule di pelle umana", ha detto Huang. "Potremmo quindi testare farmaci che agiscono su tipi di neuroni diversi, come ad esempio quelli coinvolti nella malattia di Parkinson, aiutandoci a velocizzare lo sviluppo di farmaci per le malattie neurodegenerative".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Rob Waugh in MailOnLIne il 7 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)