Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer negli uomini legato a bassi livelli dell'ormone IGF-1

320px Honoré Daumier 032 150x150 Alzheimers disease in men linked to low levels of hormone, IGF 1320px-Honore_Daumier_032Bassi livelli sierici del fattore di crescita-1 di tipo insulinico (IGF-1) e della proteina-3 che lega il fattore di crescita insulinico (IGFBP-3) sono associati all'Alzheimer negli uomini, ma non nelle donne, secondo un recente studio pubblicato nel Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism (JCEM) della Endocrine Society.

L'IGF-1 e l'IGFBP-3 sono coinvolti nella longevità e potrebbero avere vantaggi per la cognizione, soprattutto nell'Alzheimer dove studi sperimentali hanno dimostrato che l'IGF-1 si oppone ai principali processi patologici della malattia.


Questo studio analizza la relazione tra i livelli sierici di IGF-1 e IGFBP-3 e il deterioramento cognitivo, compreso quello dell'Alzheimer. "In questo momento, nessun trattamento curativo è disponibile per l'Alzheimer, per cui è di grande importanza focalizzarsi sui fattori modificabili associati", ha detto Emmanuelle Duron, MD, PhD, del Broca Hospital di Parigi, in Francia e autrice principale dello studio. "La nostra ricerca mostra una possibile utilità dell' IGF-1 nel trattamento dell'Alzheimer, soprattutto nelle fasi iniziali".


In questo studio multicentrico trasversale, i ricercatori hanno misurato livelli sierici dell'IGF-1 e dell'IGFBP-3 in 694 soggetti anziani (218 uomini e 476 donne). Tra i partecipanti allo studio, 481 avevano lamentele sulla memoria e hanno avuto la diagnosi di Alzheimer o decadimento cognitivo lieve. La Duron e i suoi colleghi hanno scoperto che i livelli sierici di IGF-1 e IGFBP-3 erano significativamente associati con lo stato cognitivo negli uomini, ma non nelle donne.

"La nostra associazione inter-sezionale non implica una relazione causale", osserva la Duron. "I nostri risultati giustificano un successivo studio longitudinale per valutare se i IGF-1/IGFBP-3 circolanti sono predittivi del declino cognitivo in base al sesso".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

***********************
Riferimento: Emmanuelle Duron, Benoît Funalot, Nadège Brunel, Joel Coste, Laurent Quinquis, Cécile Viollet, Joel Belmin, Pierre Jouanny, Florence Pasquier, Jean-Marc Treluyer, Jacques Epelbaum, Yves le Bouc and Olivier Hanon. Insulin-Like Growth Factor-I and Insulin-Like Growth Factor Binding Protein-3 in Alzheimer’s Disease. The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism September 26, 2012 jc.2012-2063 doi: 10.1210/jc.2012-2063.

Pubblicato in Science Blog il 2 Ottobre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)