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L'odorato come indicatore precoce dell'Alzheimer

Una cucchiaiata di burro di arachidi e un righello possono essere utili per confermare una diagnosi di Alzheimer allo stadio precoce, secondo la scoperta di una ricercatrice della University of Florida Health.


Jennifer Stamps, studente laureata nel McKnight Brain Institute Center for Smell and Taste della UF, ed i suoi colleghi, hanno riportato i risultati di un piccolo studio pilota nel Journal of the Neurological Sciences.


La Stamps ha avuto l'idea di usare il burro di arachidi per testare la sensibilità dell'odorato mentre stava lavorando con il Dr. Kenneth Heilman, professore James E. Rooks di psicologia neurologica e della salute nel Dipartimento di neurologia del College of Medicine dell'UF. Essa ha notato, mentre era nella clinica di Heilman, che i pazienti non erano testati per il loro senso dell'olfatto. La capacità di sentire l'odore è associata al primo nervo cranico ed è spesso una delle prime cose ad essere colpite dal declino cognitivo. La Stamps aveva anche lavorato nel laboratorio di Linda Bartoshuk, professore William P. Bushnell incaricata dalla presidenza nel Reparto di Odontoiatria comunitaria e scienze comportamentali del College of Dentistry e direttore della ricerca umana nel Centro per l'olfatto e gusto.


"Il Dr.
Heilman mi ha detto 'Se vuoi fare qualcosa di semplice e poco costoso, possiamo farlo' ", ha detto la Stamps, che ha pensato al burro di arachidi perché, secondo lei, si tratta di una "odorante puro" che viene rilevato solo dal nervo olfattivo ed è di facile accesso.


Nello studio i pazienti che venivano alla clinica per essere testati si sedevano di fronte ad un medico che aveva 14 grammi di burro di arachidi - che equivale a circa un cucchiaio - e un righello metrico. Il paziente chiudeva gli occhi e la bocca e bloccava una narice. Il medico apriva il contenitore con burro di arachidi e teneva il righello accanto alla narice aperta, mentre il paziente respirava normalmente. Il medico poi spostava il burro di arachidi in alto sul righello, un centimetro alla volta, durante le espirazioni del paziente fino a quando la persona poteva rilevare l'odore. La distanza veniva registrata e la procedura ripetuta sull'altra narice dopo 90 secondi di pausa. I medici che eseguivano il test non conoscevano la diagnosi dei pazienti, che era di solito confermata varie settimane dopo la sperimentazione clinica iniziale.


Gli scienziati hanno scoperto che i pazienti nelle fasi iniziali dell'Alzheimer hanno una differenza drammatica nel rilevare odori tra la narice destra e sinistra: la narice sinistra è compromessa e non rileva l'odore fino a quando la fonte dell'odore non è mediamente 10 centimetri più vicina al naso rispetto alla narice destra. Questo non vale per i pazienti con altri tipi di demenza; al contrario, questi pazienti non hanno mostrato differenze nella rilevazione dell'odore tra le narici, o la narice destra rilevava addirittura meno l'odore di quella sinistra.


Dei 24 pazienti esaminati, con decadimento cognitivo lieve (che a volte segnala l'Alzheimer e a volte si rivela essere qualcosa di diverso), circa 10 pazienti hanno mostrato un deterioramento della narice sinistra e 14 pazienti no. I ricercatori hanno detto che sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno le implicazioni. "Al momento, possiamo utilizzare questo test solo per confermare la diagnosi", ha detto la Stamps. "Ma abbiamo intenzione di studiare i pazienti con decadimento cognitivo lieve per verificare se questo test possa essere utilizzato per prevedere quali di loro progrediranno all'Alzheimer".


La Stamps e Heilman sottolineano che questo test potrebbe essere usato dai medici che non hanno accesso al personale o alle attrezzature per eseguire gli altri test più elaborati richiesti per una diagnosi specifica, che può portare ad un trattamento mirato. Alla UF Health, il test del burro di arachidi sarà uno strumento in più da aggiungere a una gamma completa di test clinici sulla funzione neurologica dei pazienti con disturbi della memoria.


Una delle prime aree nel cervello a degenerare nelle persone con Alzheimer è la parte anteriore del lobo temporale che si è evoluto dal sistema dell'odorato, e questa parte del cervello è coinvolta nella formazione di nuovi ricordi. "Vediamo persone con ogni tipo di disturbi della memoria", ha detto Heilman. Molti test per confermare la diagnosi di Alzheimer o altre demenze possono richiedere molto tempo, essere costosi o invasivi. "Questo [test] può diventare una parte importante del processo di valutazione".

 

 

 

 

 


Fonte: McNight Brain Institute, University of Florida

Pubblicato in news.uf.edu (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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