Il test Self-Administered Gerocognitive Examination (SAGE), che richiede meno di 15 minuti per essere completato, è uno strumento affidabile per valutare le capacità cognitive.
I risultati della ricerca del Wexner Medical Center alla Ohio State University, che confermano la fattibilità e l'efficacia dello strumento per lo screening a casa di un gran numero di persone, sono pubblicati nel numero di gennaio del Journal of Neuropsychiatry and Clinical Neurosciences.
I ricercatori in disturbi della memoria hanno visitato 45 eventi comunitari, dove hanno chiesto alle persone di eseguire un semplice test auto-somministrato per lo screening della perdita cognitiva o della demenza precoce. Delle 1.047 persone che hanno fatto il semplice test con carta e penna, il 28 per cento è stato identificato con deterioramento cognitivo, ha detto il dottor Douglas Scharre, che ha sviluppato il test con il suo team della Ohio State.
Il test SAGE può anche essere fatto in casa dai pazienti, che possono poi condividere i risultati con il loro medico, per aiutare a rilevare i primi sintomi di problemi cognitivi come la demenza precoce o l'Alzheimer, ha detto Scharre, che è direttore della Divisione di Neurologia Cognitiva e capo del Memory Disorders Research Center nel Wexner Medical Center dell'Ohio State.
Spesso i medici non possono riconoscere i deficit cognitivi sottili durante le visite di routine, ha detto. "Quello che abbiamo trovato è che questo test SAGE auto-somministrato si correla molto bene con i test cognitivi dettagliati. Se ci accorgiamo di questo cambiamento cognitivo molto presto, allora possiamo iniziare potenziali trattamenti molto prima".
Anche se il test non diagnostica problemi come l'Alzheimer, esso permette ai medici di ottenere una linea di base della funzione cognitiva nei loro pazienti, così da poter seguire questi problemi nel tempo."Possiamo chiedere loro di eseguire il test periodicamente e, il momento in cui notiamo eventuali cambiamenti nelle loro capacità cognitive, possiamo intervenire molto più rapidamente", ha detto Scharre.
Il test SAGE potrebbe anche dare a operatori sanitari e caregiver una prima indicazione di eventi che cambiano la vita futura. Studi precedenti effettuati da Scharre avevano constatato che questo test può rilevare 4 persone su 5 (l'80 per cento) con problemi (cognitivi) e di pensiero miti, mentre il 95 per cento delle persone senza problemi hanno punteggi SAGE normali .
In questo studio, i ricercatori hanno scoperto che il SAGE, per le sue caratteristiche, nel formato carta-e-penna, e con quattro moduli intercambiabili equivalenti, permette di essere eseguito in quasi ogni ambiente, non richiede alcun tempo al personale per somministrarlo o per impostare un computer, e lo rende pratico per analizzare rapidamente un gran numero di individui a casa contemporaneamente.
I partecipanti allo studio erano over-50 reclutati da una grande varietà di luoghi comunitari ed eventi, compresi centri per anziani, fiere della salute, colloqui informativi in strutture pubbliche laiche, strutture indipendenti e di vita assistita, e analisi gratuite della memoria tramite annunci sul giornale. Lo studio ha escluso le persone che hanno dichiarato di aver eseguito il SAGE in precedenza.
I partecipanti sono testati sull'orientamento (mese + data + anno); sulla lingua (fluenza verbale + denominazione immagine); sul ragionamento / calcolo (astrazione + calcolo); sul visuo-spaziale (costruzione tridimensionale + disegno orologio); sulle capacità esecutive (problem solving) e sulla memoria.
I partecipanti sono informati del loro punteggio e delle informazioni scritte sul SAGE, e sono invitati a mostrarli al loro medico per esser interpretati e per un potenziale ulteriore screening o valutazione in base alla loro storia di salute. A tutti viene detto che questo test rappresenta il loro riferimento da confrontare con test futuri del loro medico. Fallire sei o più punti nel test SAGE, sui 22 punti totali, di solito rende opportuno un ulteriore esame da parte del medico.
Scharre, specializzato nel trattamento dell'Alzheimer, ha detto che i trattamenti per il morbo e la demenza sono più efficaci quando iniziano nella prima fase della malattia. Purtroppo, i pazienti con Alzheimer spesso aspettano 3-4 anni dal momento in cui compaiono i primi sintomi, prima di farsi curare.
Circa 5 milioni di americani hanno l'Alzheimer, e questi numeri sono destinati quasi a triplicare entro il 2050. Un ulteriore numero che va dal 3 al 22 per cento degli over-60 sono ritenuti idonei a soddisfare attualmente i criteri del deterioramento cognitivo lieve (MCI), ha detto Scharre. "Speriamo che questo test contribuisca a cambiare quelle situazioni", ha detto Scharre. "Stiamo cercando trattamenti migliori, e sappiamo che i pazienti vanno molto meglio se il trattamento inizia presto".
Il «Neuroscience Program» del Wexner Medical Center della Ohio State University dispone di 170 ricercatori e clinici che collaborano nella ricerca in neurologia, neurochirurgia, medicina fisica e riabilitazione, psichiatria e neuroscienze per creare migliori metodi di prevenzione, individuazione e trattamento per i pazienti.
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Fonte: The Ohio State University Wexner Medical Center.
Riferimenti: Douglas W. Scharre, Shu Ing Chang, Haikady N. Nagaraja, Jennifer Yager-Schweller, Robert A. Murden. Community Cognitive Screening Using the Self-Administered Gerocognitive Examination (SAGE). Journal of Neuropsychiatry, 2014; DOI: 10.1176/appi.neuropsych.13060145
Pubblicato in medicalcenter.osu.edu (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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