Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vibrazione quantica nei "microtubuli" dei neuroni conferma teoria controversa

La revisione e l'aggiornamento di una teria controversa sulla coscienza, vecchia di 20 anni, pubblicata in Physics of Life Reviews, sostiene che la consapevolezza deriva dall'attività di livello più profondo, di scala più fine, all'interno dei neuroni cerebrali.


La recente scoperta di vibrazioni quantiche nei "microtubuli" all'interno dei neuroni cerebrali conferma questa teoria, secondo la revisione degli autori Stuart Hameroff e Sir Roger Penrose. Essi suggeriscono che i ritmi EEG (le onde cerebrali) derivano anche da vibrazioni nei microtubuli al livello più profondo, e che da un punto di vista pratico, trattare le vibrazioni dei microtubuli cerebrali potrebbe dare benefici ad una serie di condizioni mentali, neurologiche e cognitive.


La teoria, chiamata "riduzione oggettiva orchestrata" (Orch OR), è stata proposta a metà degli anni '90 dall'eminente fisico matematico Sir Roger Penrose, FRS, del Mathematical Institute and Wadham College dell'Università di Oxford, e dall'illustre anestesista Stuart Hameroff, MD, del Centro Studi su Anestesiologia, Psicologia e Coscienza della University of Arizona di Tucson. Essi suggeriscono che i calcoli quantici vibrazionali nei microtubuli sono "orchestrati" ("Orch") dagli stimoli sinaptici e dalla memoria immagazzinata nei microtubuli, e terminati dalla "riduzione oggettiva" ('O') di Penrose, ecco perchè "Orch OR". I microtubuli sono i principali componenti dello scheletro strutturale della cellula.


La Orch OR è stata duramente criticata dal suo inizio, in quanto il cervello era considerato troppo "caldo, umido, e rumoroso" per tali processi quantici apparentemente delicati. Tuttavia, l'evidenza ha dimostrato una coerenza quantica calda nella fotosintesi delle piante, nella navigazione cerebrale degli uccelli, nel nostro senso dell'olfatto, e nei microtubuli cerebrali.


La recente scoperta di vibrazioni quantiche a temperatura calda nei microtubuli all'interno dei neuroni cerebrali, ottenuta dal gruppo di ricerca guidato da Anirban Bandyopadhyay, PhD, dell'Istituto Nazionale di Scienza dei Materiali di Tsukuba, in Giappone (e ora al MIT), corrobora la teoria della coppia e suggerisce che i ritmi EEG derivano anche da vibrazioni nei microtubuli a livello più profondo. Inoltre, il lavoro del laboratorio di Roderick G. Eckenhoff, MD, all'Università della Pennsylvania, suggerisce che l'anestesia, che cancella la consapevolezza in modo selettivo, risparmiando l'attività del cervello non cosciente, agisce attraverso i microtubuli nei neuroni cerebrali.


"L'origine della consapevolezza riflette il nostro posto nell'universo, la natura della nostra esistenza. Forse la coscienza evolve da calcoli complessi nei neuroni del cervello, come afferma la maggior parte degli scienziati? O la coscienza, in un certo senso, è lì da sempre, come sostengono gli approcci spirituali?" si chiedono Hameroff e Penrose nella revisione corrente. "Questo apre un potenziale vaso di Pandora, ma la nostra teoria concilia entrambi questi punti di vista, suggerendo che la coscienza deriva da vibrazioni quantiche nei microtubuli, polimeri proteici ​​all'interno dei neuroni cerebrali, che governano le funzioni neuronale e sinaptica, e collegano i processi cerebrali ai processi di auto-organizzazione nella struttura quantica 'proto-cosciente' della realtà, di scala fine".


Dopo 20 anni di critica scettica, "l'evidenza ora supporta chiaramente la «Orch OR»", continuano Hameroff e Penrose. "Il nostro nuovo studio aggiorna le prove, chiarisce che i bit quantici Orch OR ("qubit") sono percorsi elicoidali nei reticoli di microtubuli, respinge critiche, e rivede 20 previsioni verificabili sull'Orch OR pubblicate nel 1998; di queste, sei sono confermate e nessuna confutata".


Viene introdotto un nuovo aspetto importante della teoria. Le vibrazioni quantiche nei microtubuli (es.: in megahertz) sembrano interferire e produrre "frequenze di battito" EEG molto più lente. Nonostante un secolo di uso clinico, le origini alla base dei ritmi EEG sono rimaste misteriose. Gli studi clinici su brevi stimolazioni cerebrali che puntano alla risonanza dei microtubuli con le vibrazioni meccaniche megahertz, usando ultrasuoni transcranici, hanno mostrato miglioramenti auto-riferiti dell'umore, e possono risultare utili in futuro contro l'Alzheimer e le lesioni cerebrali.


L'autore principale Stuart Hameroff conclude che "la Orch OR è la teoria più rigorosa, completa e verificata della coscienza mai formulata. Dal punto di vista pratico, trattare le vibrazioni dei microtubuli cerebrali potrebbe dare benefici ad una serie di condizioni mentali, neurologiche e cognitive". La revisione è accompagnata da otto commenti di autorità esterne, compreso un gruppo australiano arci-scettico sull'Orch OR. A tutti, Hameroff e Penrose rispondono con argomenti robusti.


Penrose, Hameroff e Bandyopadhyay stanno approfondendo le loro teorie durante un simposio pubblico di tre giorni al Brakke Grond di Amsterdam, dal 16 al 18 Gennaio 2014. Essi terranno impegnati gli scettici in un dibattito sulla natura della coscienza, e Bandyopadhyay con il suo team abbinerà le vibrazioni dei microtubuli di neuroni attivi per suonare strumenti musicali indiani. "La coscienza dipende da vibrazioni anarmoniche dei microtubuli all'interno dei neuroni, in modo simile a certi tipi di musica indiana, ma in modo diverso dalla musica occidentale che è armonica", spiega Hameroff.

 

 

 

 

 


FonteElsevier.

Riferimenti:

  1. Stuart Hameroff and Roger Penrose. Consciousness in the universe: A review of the ‘Orch OR’ theory. Physics of Life Reviews, 2013 DOI: 10.1016/j.plrev.2013.08.002
  2. Stuart Hameroff, MD, and Roger Penrose. Reply to criticism of the ‘Orch OR qubit’–‘Orchestrated objective reduction’ is scientifically justified. Physics of Life Reviews, 2013 DOI: 10.1016/j.plrev.2013.11.00
  3. Stuart Hameroff, Roger Penrose. Consciousness in the universe. Physics of Life Reviews, 2013; DOI: 10.1016/j.plrev.2013.08.002


Pubblicato in elsevier.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.