Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova teoria su invecchiamento: dipende da interazioni cellulari tra generazioni

L'evidenza di ciò che provoca l'invecchiamento è generalmente limitata allo studio sulla durata della vita di un singolo organismo: le nostre cellule si dividono molte volte durante la vita e alla fine inducono gli organi e il corpo ad invecchiare e a deteriorarsi.


Ma una nuova ricerca dalla Scuola di Medicina della University of North Carolina suggerisce che il modo in cui invecchiamo potrebbe dipendere dalle interazioni cellulari che abbiamo ereditato dagli antenati attraverso molte generazioni.


Studiando le cellule riproduttive dei nematodi - piccoli vermi presenti nel suolo e nei contenitori di compostaggio - Shawn Ahmed, PhD, professore associato di genetica, ha individuato il percorso di silenziamento del genoma Piwi/piRNA, la cui perdita provoca infertilità dopo molte generazioni. Ha anche trovato un percorso di segnalazione (una serie di interazioni molecolari all'interno delle cellule) che ha potuto modificare per superare l'infertilità, e indurre una maggiore longevità nei vermi.


La ricerca, eseguita in collaborazione con i ricercatori dell'Università di Cambridge e descritta in Cell Reports, suggerisce che è possibile manipolare il processo di invecchiamento della progenie prima ancora che nasca. La scoperta permette agli scienziati di capire più profondamente ciò che può governare l'invecchiamento e le malattie legate all'età, come ad esempio alcuni tipi di cancro e le malattie neurodegenerative.


Di solito i nematodi producono circa 30 generazioni in pochi mesi e rimangono fertili indefinitamente. Ahmed e colleghi hanno scoperto che una mutazione nel percorso cellulare Piwi/piRNA delle cellule germinali diminuisce gradualmente la capacità dei vermi di riprodursi, perchè la mutazione è tramandata attraverso le generazioni e, infine, causa una sterilità completa.


Ma quando il team di Ahmed ha manipolato una proteina diversa (DAF-16/FOXO), i nematodi hanno superato la perdita del percorso Piwi: i vermi non sono diventati sterili; generazioni di vermi si sono riprodotte all'infinito, ottenendo una sorta di immortalità generazionale. Inoltre si è stabilito con certezza che la DAF-16/FOXO ha un ruolo nella maggiore longevità dei nematodi.

Può essere rilevante perché:

"La scoperta permette agli scienziati di capire più profondamente ciò che può governare l'invecchiamento e le malattie legate all'età, come ad esempio alcuni tipi di cancro e le malattie neurodegenerative"


Il raggiungimento di una maggiore durata di vita suggerisce che c'è un effetto sull'invecchiamento delle cellule somatiche - le cellule che compongono il corpo e gli organi di un organismo. "Quella è la cosa veramente interessante di tutto questo", ha detto Ahmed, che fa parte del Lineberger Comprehensive Cancer Center della UNC. "Quello che abbiamo trovato implica che ci sia una sorta di relazione tra l'invecchiamento delle cellule somatiche e questo processo di immortalità nella linea germinale che abbiamo studiato".


Rimane però sconosciuta la natura precisa di questo rapporto; ma così è anche per l'esatto meccanismo con cui le cellule somatiche umane invecchiano mentre si dividono per tutta la nostra vita. Cioè non si è ancora capito del tutto come invecchiamo esattamente, a livello cellulare. "Il campo è abbastanza aperto in termini di ciò che potrebbe causare l'invecchiamento delle cellule somatiche", ha detto Ahmed. "Ciò che rende unico il nostro studio è che abbiamo trovato qualcosa che potrebbe essere trasmesso su molte generazioni, che potrebbe influenzare l'invecchiamento, ma non è necessariamente una mutazione genetica. Invece, ciò che viene trasmesso probabilmente influenza il modo in cui viene silenziato un segmento del genoma, e quel segmento del genoma può essere modulato da una mutazione genetica".


Pensiamo a questo così: quando si nasce, ci potrebbe essere stato qualcosa nelle cellule riproduttive dei nostri genitori che ha definito il modo in cui le cellule somatiche del fegato o dei reni sarebbero invecchiate dopo la nostra nascita. "Questo fattore ereditabile potrebbe dettare la velocità con cui invecchiano alcuni dei nostri organi", dice Ahmed, "e questo potrebbe essere stato fissato durante l'embriogenesi".

 

 

 

 

 


FonteUniversity of North Carolina Health Care(> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Matt Simon, Peter Sarkies, Kohta Ikegami, Anna-Lisa Doebley, Leonard D. Goldstein, Jacinth Mitchell, Aisa Sakaguchi, Eric A. Miska, Shawn Ahmed. Reduced Insulin/IGF-1 Signaling Restores Germ Cell Immortality to Caenorhabditis elegans Piwi Mutants. Cell Reports, 2014; DOI: 10.1016/j.celrep.2014.03.056

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)