Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La dinamica della proteina Chaperone è chiave della salute dei neuroni

Uno studio guidato dall'University of South Florida ha scoperto che la regolazione dinamica della proteina chaperone hsp27 è necessaria per ridurre l'anomalo accumulo di tau nel cervello dei topi geneticamente modificati per sviluppare i grovigli di tau che soffocano la memoria, associati all'Alzheimer.

Ricercatori dell'USF Health Byrd Alzheimer's Institute hanno dimostrato che il passaggio effettivo di hsp27 tra lo stato attivo e disattivo è critico su due fronti: per promuovere il riciclo della proteina tau nelle cellule nervose sane e per cancellare la tau anomala del cervello prima che la proteina possa raggrupparsi in grovigli appiccicosi neurofibrillari che uccidono le cellule del cervello coinvolte nella formazione della memoria. I loro risultati sono stati pubblicati online il 17 Novembre 2010 nel Journal of Neuroscience.

"Il nostro studio mostra che l'Hsp27 può essere un'arma a doppio taglio a seconda dell'ambiente contestuale dei neuroni nel cervello", ha detto il ricercatore principale dello studio Chad Dickey, PhD, professore associato di medicina molecolare presso l'USFHealth. "Definendo meglio i meccanismi che collegano le proteine chaperone sia nell'aggregazione di tau che nei percorsi della degradazione, si può andare verso terapie più definite ed efficaci contro l'Alzheimer e altri specifici disturbi neurologici".

L'Hsp27 è uno delle varie proteine "chaperone" che supervisionano l'attività di tau all'interno delle cellule nervose, assicurando che la proteina tau sia accuratamente piegata nella sua forma complessa. Se la tau diventa in qualche modo non piegata, la proteina non può svolgere il suo normale compito di aiutare a mantenere la struttura delle cellule nervose. La proteina tau impropriamente piegata (anomala) comincia ad aggregarsi in grovigli all'interno delle cellule coinvolte nella memoria e distruggerle.

Lo studio USF è stato fatto utilizzando topi geneticamente ingegnerizzati a sviluppare grovigli di proteine tau come quelli trovati nel cervello di persone affette da malattia di Alzheimer. In un esperimento, i ricercatori hanno iniettato nel cervello dei topi di Alzheimer di 4 mesi particelle virali che ha espresso un hsp27 dinamico di tipoo grezzo o hsp27 geneticamente modificati continuamente "on" o attivato. Entro 4 mesi, i topi con Alzheimer sono cresciuti abbastanza da avere accumulato una grande quantità di tau, essendo però ancora in grado di eliminare le proteine prima che i grovigli tossici insolubili prendessero il sopravvento.

Quando hanno raccolto il tessuto del cervello dei topi dopo due mesi (a 6 mesi di età), i ricercatori hanno scoperto che entrambe le varianti di hsp27 avevano interagito con tau. Tuttavia, solo il hsp27 di tipo grezzo ha cancellato la tau dal cervello, riducendo i livelli di tau neuronale. L'hsp27 geneticamente modificato ha aumentato i livelli di tau.

In un altro esperimento, i ricercatori hanno esaminato gli effetti fisiologici della sovraespressione del hsp27 nel cervello. Entrambe le varianti di hsp27 sono state somministrate a topi Alzheimer di 2 mesi. A 4 mesi, il loro tessuto cerebrale è stata esaminato per valutare se l'hsp27 ha migliorato le eventuali carenze dei neuroni causata da accumulo di tau anomala rispetto al periodo precedente di 2 mesi. I ricercatori hanno scoperto che la sovraespressione di hsp27 di tipo selvaggio/grezzo è riuscita a salvare i topi dai danni neuronali. L'hsp27 geneticamente modificata (perennemente attivato) non l'ha fatto.

I ricercatori hanno concluso che l'hsp27 deve essere in grado di fluttuare tra gli stati attivo e disattivo per riuscire a eliminare la tau anormale, impedendo così alla proteina di attaccarsi insieme e di aumentare eccessivamente nel cervello. Inoltre, l'hsp27 può essere efficace solo ad aiutare a mantenere sano il ricambio di tau se la proteina chaperone interagisce con tau mentre è ancora solubile - prima che tau si sia sviluppato in grovigli solidi ammazza-nervi. La proteina chaperone non può attaccare i grovigli di tau già formati.

"In alcune circostanze, la proteina chaperone attivata può aiutare a stabilizzare e riciclare la tau, ripristinando la proteina in modo che possa svolgere il suo lavoro normale di sostenere la struttura nervosa della cellula," ha detto il Dott. Dickey. "Ma quando la tau diventa anormalmente piegata, l'hsp27 attiva può realmente trattenere la cattiva tau senza lasciarla andare, sovvertendo il rilascio o la rimozione di tau da parte del cervello. In tal caso, sarebbe meglio inibire o disattivare l'hsp27 per sbarazzarsi del Tau".

Fonte: University of South Florida Health via Ethiopian Review, 1 dicembre 2010

Notizie da non perdere

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)