Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vivere più a lungo e salvare il pianeta: una dieta migliore può fare entrambi i miracoli

Un nuovo studio dimostra che le scelte alimentari più salutari potrebbero diminuire drasticamente i costi ambientali dell'agricoltura.

Vivere più a lungo e salvare il pianeta: una dieta migliore può fare i due miracoliIl dottor David G. Tilman alla Cedar Creek Ecosystem Science Reserve. Tilman è direttore della stazione del campo di ricerca dell'Università del Minnesota. (Foto: Jonathan Pavlica)Con l'aumento delle città e dei redditi in tutto il mondo, cresce anche il consumo di zuccheri raffinati, grassi raffinati, oli e di prodotti agricoli a consumo intenso di risorse e di terra, come il manzo.


Un nuovo studio condotto dall'ecologista David Tilman della University of Minnesota dimostra che allontanarsi da questa traiettoria e andare verso diete sane tradizionali (come quella mediterranea, quella dei pescatori o quella vegetariana) potrebbe non solo aumentare la durata e la qualità della vita umana, ma anche ridurre drasticamente le emissioni di gas ad effetto serra e risparmiare l'habitat delle specie in pericolo.


Lo studio, pubblicato il 12 novembre on line su Nature da Tilman e dallo studente laureato Michael Clark, sintetizza i dati sui costi ambientali della produzione alimentare, le tendenze sulle diete, il rapporto tra alimentazione e salute, e la crescita della popolazione.


La loro analisi integrata dipinge un quadro impressionante dei costi per la salute umana e l'ambiente della nostra traiettoria dietologica attuale e come la modifica strategica delle scelte alimentari può non solo ridurre l'incidenza del diabete di tipo II, delle malattie coronariche e di altre malattie croniche, ma anche le emissioni agricole globali di gas a effetto serra ed il degrado degli habitat.


"Abbiamo dimostrato che gli stessi cambiamenti dietetici che possono aggiungere circa dieci anni alla nostra vita possono anche prevenire un enorme danno ambientale", ha affermato Tilman, professore universitario dell'Università di Scienze Biologiche e docente dell'Istituto per l'Ambiente. "In particolare, se il mondo dovesse virare verso tre diete comuni, la salute potrebbe migliorare notevolmente e contemporaneamente le emissioni di gas serra globali sarebbero ridotte di una quantità pari alle emissioni attuali di gas serra dell'insieme di auto, camion, treni e navi. Inoltre, questo cambiamento nella dieta potrebbe impedire la distruzione di una zona di foreste tropicali e savane grande come la metà degli Stati Uniti".


I ricercatori hanno scoperto che, con l'aumento del reddito tra il 1961 e il 2009, le persone consumano più proteine ​​da carne, calorie inutili [empty calories] e calorie totali per persona. Combinando queste tendenze con le previsioni di crescita della popolazione e la crescita del reddito per i prossimi decenni, lo studio prevede che le diete nel 2050 dovrebbero contenere un minor numero di porzioni di frutta e verdura, ma circa il 60 per cento in più di calorie inutili e dal 25 al 50 per cento in più di maiale, pollame, manzo, latticini e uova - una suite di cambiamenti che aumenterebbe i casi di diabete di tipo II, malattie coronariche e alcuni tipi di cancro.


Usando l'analisi del ciclo di vita dei diversi sistemi di produzione alimentare, lo studio ha anche calcolato che, se continuassero le tendenze attuali, queste diete nel 2050 potrebbero portare anche ad un aumento dell'80 per cento delle emissioni globali di gas ad effetto serra derivanti dalla produzione di cibo, e la distruzione degli habitat, a causa del disboscamento per l'agricoltura in tutto il mondo.


Lo studio ha confrontato l'impatto sulla salute della dieta onnivora globale con quello ottenuto dalle diete tradizionali mediterranea, dei pescatori e dei vegetariani. L'adozione di queste diete alternative potrebbe ridurre l'incidenza del diabete di tipo II di circa il 25 per cento, del cancro di circa il 10 per cento e di morte per malattie cardiache di circa il 20 per cento rispetto alla dieta onnivora. Inoltre, l'adozione di queste, o diete simili alternative, eviterebbe in gran parte o del tutto, la maggiore emissione di gas serra e la distruzione degli habitat che altrimenti deriverebbero dai cambiamenti nella dieta e dall'aumento della popolazione mondiale.


Gli autori riconoscono che nella scelta della dieta entrano numerosi fattori; ma sottolineano anche che le diete alternative fanno già parte della vita di innumerevoli persone in tutto il mondo. Notando che la variazione alla dieta usata nello scenario potrebbe avere potenzialmente un beneficio ancora maggiore, concludono che "la valutazione e l'implementazione di soluzioni alimentari nel trilemma strettamente collegato dieta-ambiente-salute è una sfida globale ed un'opportunità, di grande importanza ambientale e per la salute pubblica".

 

 

 

 

 


Fonte: University of Minnesota via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  David Tilman, Michael Clark. Global diets link environmental sustainability and human health. Nature, 2014; DOI: 10.1038/nature13959

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)