Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sentirsi più giovani dell'età reale riduce il tasso di morte per gli anziani

Sembra che sentirsi più giovani della propria età reale possa fare bene.


Una ricerca pubblicata online su JAMA Internal Medicine ha scoperto che le persone anziane che si sentivano di almeno tre anni più giovani della loro età cronologica hanno avuto un tasso di mortalità inferiore rispetto a quelli che sentivano la loro età o che si sentivano almeno di un anno più vecchi della loro età effettiva.


L'età auto-percepita può riflettere delle valutazioni sulla salute, sulle limitazioni fisiche e sul benessere in età avanzata, e molti anziani si sentono più giovani della loro età reale, secondo informazioni contenute in questo report. Gli autori Isla Rippon, M.Sc., e Andrew Steptoe, D.Sc., della University College di Londra, hanno esaminato la relazione tra età auto-percepita e la mortalità.


Essi hanno usato i dati di uno studio sull'invecchiamento che comprendeva 6.489 individui, la cui età media cronologica era di 65,8 anni, ma la cui età media auto-percepita era di 56,8 anni. La maggior parte degli adulti (69,6 per cento) si sentiva di almeno tre anni più giovane della propria età reale, mentre il 25,6 per cento aveva un'età auto-percepita vicina a quella vera e il 4,8 per cento si sentiva più di un anno più vecchio dell'età cronologica.


I tassi di mortalità nel corso dei 99 mesi medi dello studio erano del 14,3 per cento negli adulti che si sentivano più giovani, del 18,5 per cento in coloro che sentivano la loro età reale e del 24,6 per cento in quelli che si sentivano più anziani, secondo i risultati dello studio. La relazione tra l'età auto-percepita e la morte cardiovascolare era forte, ma non c'era alcuna associazione tra l'età auto-percepita e la morte da cancro.


"I meccanismi alla base di queste associazioni meritano ulteriori indagini. Le possibilità includono un più ampio insieme di comportamenti di salute rispetto a quelli che abbiamo misurato (ad esempio il mantenimento di un peso sano e il rispetto dei consigli medici), e una maggiore resistenza, senso di padronanza e voglia di vivere tra coloro che si sentono più giovani della loro età. L'età auto-percepita ha il potenziale di cambiare, quindi possono essere possibili degli interventi. Gli individui che si sentono più vecchi della loro età reale potrebbero essere mirati con messaggi sanitari che promuovono comportamenti sanitari e atteggiamenti positivi nei confronti dell'invecchiamento", conclude lo studio.

 

 

 

 

 


FonteThe JAMA Network Journals  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Isla Rippon, Andrew Steptoe. Feeling Old vs Being Old. JAMA Internal Medicine, 2014; DOI: 10.1001/jamainternmed.2014.6580

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.