Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Confermata la fattibilità del trapianto di neuroni

Confermata la fattibilità del trapianto di neuroni

Ricercatori della dell'IRIBHM e del Neuroscience Institute della Université Libre de Bruxelles hanno testato il potenziale terapeutico dei neuroni corticali generati in laboratorio, trapiantandoli nel cervello di topi adulti. La ricerca è stata pubblicata il 4 febbraio 2015 sulla rivista Neuron.


Il lavoro del team di ricercatori, guidato da Pierre Vanderhaeghen, Kimmo Michelsen e Sandra Acosta, in collaborazione con il laboratorio di Afsaneh Gaillard dell'INSERM (U. Poitiers, Francia), apre nuovi prospettive per la riparazione di cellule danneggiate nella corteccia cerebrale.


La corteccia cerebrale è la struttura più complessa ed essenziale del nostro cervello. Le cellule nervose (neuroni) che la formano sono gli elementi essenziali del suo funzionamento, e la perdita di neuroni corticali è la causa di molte malattie neurologiche (ictus, Alzheimer, ...).


Gli stessi ricercatori dell'ULB avevano in precedenza scoperto come generare in laboratorio dei neuroni corticali da cellule staminali embrionali. Ma era rimasto insoluto il dubbio se questi risultati possono essere applicati alle terapie per le malattie del cervello mediante la sostituzione delle cellule. Questo è quello che il team ha ora verificato con successo.


In questo studio, i ricercatori hanno esaminato il potenziale terapeutico dei neuroni corticali generati in laboratorio, che sono stati poi trapiantati nel cervello di topi adulti che avevano subìto un danno cerebrale con conseguente perdita massiccia di neuroni nella corteccia visiva.


I ricercatori hanno scoperto con sorpresa che i neuroni trapiantati si sono integrati efficacemente nel cervello dopo la lesione, ma soprattutto si sono collegati al cervello ospitante, poichè alcuni di loro hanno addirittura risposto a stimoli visivi, come quelli della corteccia visiva.


Questo approccio è ancora sperimentale, essendo stato eseguito finora solo nei topi di laboratorio, e sono necessarie molte ricerche prima di qualsiasi applicazione clinica nell'uomo. Tuttavia, il successo di questi esperimenti che combinano l'ingegneria cellulare per generare cellule nervose in modo controllato e senza limiti, con il trapianto nel cervello danneggiato, apre nuove strade per riparare il cervello a seguito di danni (come ictus o trauma cerebrale) o degenerazione.

 

**********
Questo lavoro è stato finanziato dalla Fonds National de la Recherche Scientifique, dalla Fondation Médicale Reine Elisabeth, dalla Regione Vallona, da fondi del Federal Belgian Research, della Fondation ULB, della Fondation Clerdent, della Fondation de Spoelberch, della Fondation AXA e dell'INSERM.

 

 

 

 

 


Fonte: Libre de Bruxelles via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kimmo A. Michelsen, Sandra Acosta-Verdugo, Marianne Benoit-Marand, Ira Espuny-Camacho, Nicolas Gaspard, Bhaskar Saha, Afsaneh Gaillard, Pierre Vanderhaeghen. Area-Specific Reestablishment of Damaged Circuits in the Adult Cerebral Cortex by Cortical Neurons Derived from Mouse Embryonic Stem Cells. Neuron, 2015; 85 (5): 982 DOI: 10.1016/j.neuron.2015.02.001

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)