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Dove c'è la prevalenza più bassa di Alzheimer nel mondo? Dove si mangia poca carne.

Dove c'è la prevalenza più bassa di Alzheimer nel mondo?Persone che vivono (e vivranno nel 2030 e 2050) con demenza nel mondo, in milioni.I tassi di demenza differiscono notevolmente in tutto il mondo, da quelli più bassi dell'Africa, dell'India e dell'Asia meridionale, a quelli più elevati dell'Europa occidentale e in particolare del Nord America.


E' solo genetica?


Ebbene, l'incidenza della demenza e dell'Alzheimer è significativamente più bassa per gli africani in Nigeria che per gli afro-americani, per esempio, di Indianapolis, fino a cinque volte inferiore. Il tasso di Alzheimer dei nippo-americani che vivono negli Stati Uniti è più vicino a quello americano che a quello giapponese.


Quando le persone emigrano dalla loro patria negli Stati Uniti, i tassi di Alzheimer possono aumentare drasticamente. Pertanto, quando gli africani o gli asiatici vengono a vivere negli Stati Uniti e adottano una dieta occidentale, l'aumento del loro rischio di Alzheimer suggerisce che non è genetica.


Purtroppo, non c'è bisogno di trasferirsi in Occidente per adottare una dieta occidentale. La prevalenza della demenza in Giappone è aumentata vertiginosamente negli ultimi decenni. I meccanismi che lo spiegano comprendono l'aumento del colesterolo, dei grassi saturi, e del ferro che derivano dall'aumento del consumo di prodotti animali.


Le diete tradizionali in Giappone sono generalmente più inclini ai prodotti vegetali, come i cereali, e lontane dai prodotti di origine animale. Ma dal 1960, la dieta in Giappone è cambiata da quella tradizionale a base di riso ad una con preponderanza di carne. Dal 1961 al 2008, carne e grassi animali sono aumentati considerevolmente, mentre la fornitura di riso è scesa. Il fattore dietetico associato più fortemente con l'aumento dell'Alzheimer in Giappone è stato l'aumento del consumo di grassi animali.


Un'analisi simile in Cina è arrivata alla stessa conclusione. Come notano gli autori dello studio giapponese, sulla base di questi risultati il tasso di Alzheimer e demenza "continuerà ad aumentare a meno che cambino i modelli alimentari verso quelli che fanno meno affidamento sui prodotti di origine animale". Questo è coerente con i dati che mostrano che chi mangia vegetariano sembra che abbia una probabilità da due o tre volte inferiore di acquisire una demenza, e più a lungo mangia senza carne, minore è il rischio di demenza associato.


A livello globale, i tassi convalidati più bassi di Alzheimer nel mondo sono nell'India rurale, dove si mangia poca carne, molti cereali e fagioli, una dieta ad alto contenuto di carboidrati.


È possibile che l'associazione protettiva apparente tra riso e Alzheimer sia dovuta al fatto che il calo nel consumo di riso è stato accompagnato da un aumento del consumo di carne, ma altri studi sulla popolazione hanno trovato che i cereali sembrano fortemente protettivi in relazione all'Alzheimer.


In altre parole, forse, non si tratta solo di passare ai cereali, ma di "passare ai cereali per risparmiare il cervello".

 

 

 


Fonte: Michael Greger MD in NutritionFacts.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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