Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio non trova legami tra anestesia e MCI in vecchiaia, solo per le operazioni prima dei 60 anni

Studio non trova legami tra anestesia e MCI in vecchiaia

Uno studio della Mayo Clinic, su persone che hanno ricevuto l'anestesia per un intervento chirurgico dopo i 40 anni, non ha trovato alcuna associazione tra l'anestesia e lo sviluppo di decadimento cognitivo lieve più tardi nella vita. Il decadimento cognitivo lieve (MCI) è uno stadio tra il declino cognitivo normale dell'invecchiamento e la demenza.


I risultati sono pubblicati nel numero di febbraio della rivista medica Mayo Clinic Proceedings. I pazienti anziani possono sviluppare delirio dopo l'anestesia e la chirurgia, ma di solito si risolve entro alcuni giorni o settimane. I ricercatori hanno studiato se l'anestesia chirurgica è associata a danni cognitivi più prolungati.


"Abbiamo esaminato un gruppo di pazienti che sono stati seguiti qui nella Olmsted County, dove abbiamo informazioni dettagliate sulla loro funzione cognitiva nell'anzianità. La linea di fondo del nostro studio è che non abbiamo trovato un'associazione tra l'esposizione all'anestesia per un intervento chirurgico e lo sviluppo di decadimento cognitivo lieve in questi pazienti", afferma l'autore senior David O. Warner MD, anestesista della Mayo Clinic.


Uno studio precedente della Mayo aveva scoperto che i pazienti anziani che ricevono l'anestesia non hanno più probabilità rispetto ad altri di sviluppare la demenza. In questo studio, i ricercatori hanno analizzato le informazioni dettagliate dei pazienti del «Mayo Clinic Study of Aging» e del «Rochester Epidemiology Project».


Lo studio comprendeva persone da 70 a 89 anni di età e cognitivamente normali in ottobre 2004; la loro età media era di 79 anni, e c'era quasi lo stesso numero di uomini e donne. Sono stati valutati ogni 15 mesi. Di 1.731 persone studiate, l'85 per cento ha avuto almeno un intervento chirurgico che richiedeva l'anestesia generale dopo i 40 anni; il 31 per cento ha sviluppato deterioramento cognitivo lieve durante il periodo di valutazione di studio, ma non era collegato alla loro esposizione all'anestesia [ndt: manca il motivo di questa ultima affermazione].


I ricercatori hanno osservato che, anche se l'esposizione all'anestesia per un intervento chirurgico dopo i 40 anni non è stato associato al decadimento cognitivo lieve, non possono escludere la possibilità che l'anestesia chirurgica dopo i 60 anni lo possa essere, in particolare nei pazienti sottoposti a chirurgia vascolare. "Questo non dovrebbe sorprendere, perché c'è una crescente evidenza che alcuni dei problemi che vediamo con la cognizione negli anziani può essere causato da problemi vascolari che provocano ictus e altri tipi di problemi simili", dice il Dott Warner, aggiungendo che sono necessarie ulteriori ricerche.


I ricercatori della Mayo stanno anche studiando gli effetti dell'anestesia sui bambini. A quell'altra estremità della vita, stanno vedendo alcune associazioni tra esposizione all'anestesia chirurgica e alcuni problemi con l'apprendimento e la memoria nel corso della vita, secondo il dottor Warner.


"Questo non è ancora accertato. In questo momento sono solo associazioni, e noi e molte altre persone stiamo lavorando molto per provare a vedere se questo è davvero un problema nei bambini"
, dice. "A causa delle associazioni che abbiamo visto, c'è più preoccupazione nei giovani che nei vecchi, e serve molta più ricerca per scoprire che cosa succede con i bambini, e se c'è un problema, il modo migliore di affrontarlo. Ma per il momento, non ci sono prove cliniche che l'anestesia porti al declino cognitivo negli anziani, anche se sono necessarie ulteriori ricerche".


L'attuale studio è stato finanziato dal National Institutes of Health, dal Robert H. and Clarice Smith and Abigail van Buren Alzheimer’s Disease Research Program, dalla Mayo Clinic e dal National Institute on Aging.

 

 

 


Fonte: Mayo Clinic (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Juraj Sprung, Rosebud O. Roberts, David S. Knopman, Diana M. Olive, Jennie L. Gappa, Valerie L. Sifuentes, Travis L. Behrend, Joel D. Farmer, Toby N. Weingarten, Andrew C. Hanson, Darrell R. Schroeder, Ronald C. Petersen, David O. Warner. Association of Mild Cognitive Impairment With Exposure to General Anesthesia for Surgical and Nonsurgical Procedures. Mayo Clinic Proceedings, 2016; DOI: 10.1016/j.mayocp.2015.10.023

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.