Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Test del sangue 'preciso al 100%' nel rilevare Alzheimer e Parkinson

Test del sangue 'preciso al 100%' nel rilevare Alzheimer e ParkinsonRobert Nagele, professore della Rowan University
La storia della scienza medica ci ha insegnato una lezione sopra tutte le altre: quasi tutte le malattie possono essere sconfitte se sono individuate e trattate abbastanza presto.


Con questo in mente, gli scienziati di tutto il mondo sono impegnati in una gara per essere i primi a scoprire il momento in cui iniziano le malattie, nella speranza di trovare nuovi trattamenti o cure per quelle malattie che stanno resistendo a tutte le altre terapie.


Gran parte di quella gara si concentra sui biomarcatori, sostanze misurabili nel corpo che possono essere la prima prova della malattia, delle lesioni o delle infezioni.


Robert Nagele, professore del New Jersey Institute for Successful Aging della Rowan University, è tra i leader in questo settore affollato di ricerca mondiale sui biomarcatori. La sua ricerca ha dato risultati promettenti per la scoperta di biomarcatori nel sangue per l'Alzheimer e il Parkinson, le due malattie neurologiche più comuni che colpiscono gli anziani.


Nel suo laboratorio nel campus di Stratford della Rowan, Nagele ha guidato un team di scienziati e studenti della Facoltà di Medicina Osteopatica, e dalla Graduate School of Biomedical Sciences, impegnato a sviluppare un test del sangue alla ricerca di autoanticorpi, le proteine ​​naturali nel sangue che 'ripuliscono' i detriti cellulari generati dai tessuti e dagli organi del corpo stesso.


La ricerca di Nagele ha identificato un piccolo numero di autoanticorpi - scelti tra le migliaia presenti nel sangue - che possono fungere da biomarcatori sia del Parkinson che dell'Alzheimer. L'obiettivo di questo esame del sangue è usare questi autoanticorpi specifici per rilevare con precisione la presenza dell'Alzheimer e del Parkinson molto tempo prima che emergano i sintomi.


In un articolo recente in fase di pubblicazione, il team di ricerca di Nagele ha rivelato i risultati dell'ampio studio che hanno condotto. Lo studio ha coinvolto quasi 400 soggetti e ha dimostrato che il test del sangue non solo può rilevare esattamente lo stadio iniziale del Parkinson, ma può anche distinguere tra le fasi precoci e quelle avanzate della malattia.


"Attualmente, non esiste un test diagnostico semplice e affidabile per il Parkinson", ha detto Nagele. "Al contrario, la diagnosi si basa sull'osservazione clinica dei sintomi dei pazienti ed è accurato solo tre volte su quattro. Un test accurato, poco costoso e relativamente non invasivo del Parkinson precoce potrebbe avere un profondo impatto, conducendo a un trattamento tempestivo dei pazienti, alla capacità dei medici di monitorare i progressi dei pazienti in trattamento e consente l'iscrizione precoce dei pazienti in studi clinici".


I ricercatori riconoscono che Alzheimer e Parkinson attaccano il cervello diversi anni prima che emergano i sintomi. Rilevare i biomarcatori di autoanticorpi nel sangue in fase preclinica darebbe ai pazienti l'opportunità di lavorare con il proprio medico per ricevere trattamenti disponibili e/o cambiare stile di vita prima di diventare sintomatici. In potenza, questo intervento precoce potrebbe contribuire ad evitare o ritardare gli aspetti più devastanti della malattia.


"Ci sono notevoli vantaggi nel rilevamento precoce della malattia, perché ora sappiamo che molte delle stesse condizioni che portano alla malattia vascolare sono anche fattori di rischio dell'Alzheimer e del Parkinson. Le persone individuate negli stadi preclinici della malattia possono adottare misure per migliorare la loro salute vascolare, tipo rivedere la dieta, fare esercizio fisico regolare e gestire eventuali problemi di peso e di pressione sanguigna per aiutare ad evitare o a rallentare la malattia", ha detto Nagele.


Nagele ha anche osservato che un test diagnostico capace di distinguere i diversi stadi di gravità della malattia potrebbe essere un vantaggio significativo per i pazienti, i medici e i ricercatori. La capacità di un test di misurare questi cambiamenti rende possibile seguire il decorso della malattia del paziente, la velocità di progressione e la risposta alle terapie.


La ricerca di Nagele è stata finanziata dalla Michael J. Fox Foundation e dalla Osteopathic Heritage Foundation.

 

 

 


Fonte: Rowan University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.