Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


TDP-43 può essere il nome della rivoluzione per la cura della demenza



TDP-43 può essere il nome della rivoluzione nella cura delle demenzeXinglong Wang, PhDE' stato solo quando Xinglong Wang PhD ha ricevuto una telefonata dal padre disperato di un figlio di mezza età con la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), che ha capito la straordinaria importanza del suo lavoro.


"Puoi aiutare a salvare la vita di mio figlio?", ha chiesto il genitore. Quel giorno, Wang, assistente professore di patologia alla Case Western Reserve University, ha sentito sulle spalle il peso della sofferenza umana.


Ma questo è un peso che Wang può sopportare. Egli potrebbe essere in procinto di ribaltare completamente la visione scientifica corrente della SLA e di altre malattie neuronali. Potrebbe essere il pioniere che costringe gli scienziati a scartare anni di dogma medico e guidare i medici verso trattamenti significativamente migliori.


Poco prima di ricevere quella telefonata, Wang aveva pubblicato uno studio su Nature Medicine (2016), dove lui e i suoi colleghi avevano dimostrato che i sintomi della SLA nei topi potrebbero essere completamente invertiti con l'infusione di un peptide a piccola molecola, il PM1. Wang ha dimostrato che il PM1, che inibisce una proteina disfunzionale mutata, la «TAR DNA-binding protein 43» (TDP-43), potrebbe alleviare la disfunzione mitocondriale e la perdita neuronale, e potrebbe migliorare in modo significativo la funzione motoria e cognitiva precedentemente compromessa dei topi.


Wang è augustiato dal fatto che il PM1 non è un farmaco validato negli esseri umani e che quindi non può ancora dare una mano al padre turbato. Tuttavia, egli è sicuro che ci sono altri farmaci, sicuri ed efficaci, in grado di mimare le azioni del PM1. Deve solo trovarne uno, in fretta.


Il team di Wang ha pubblicato uno studio nel numero di gennaio 2017 di Molecular Therapy che è visto come una conferma della rilevanza di questo percorso neurotossico, secondo l'editoriale di accompagnamento scritto da Eloise Hudry PhD, dell'Alzheimer’s Disease Research Unit della Harvard University. Questo documento conferma inoltre che l'inibizione della TDP-43 è una opzione terapeutica percorribile per trattare i disturbi neurologici, compreso l'Alzheimer.


Attualmente, la maggior parte degli scienziati non vede un legame tra SLA e Alzheimer, demenza frontotemporale (FTD), o altre forme di demenza. Per decenni la comunità medica ha attribuito i sintomi di alcuni di questi disturbi all'accumulo di placca amiloide nel cervello.


Nel documento di Nature Medicine, Wang e i suoi colleghi hanno descritto l'accumulo di TDP-43 nei mitocondri dei neuroni di topi affetti da SLA e FTD. Si è scoperto che le mutazioni associate a entrambe le malattie sono collegate alla localizzazione di TDP-43 all'interno dei mitocondri. Questa scoperta cruciale punta a una causa comune di entrambe le malattie neurologiche: la demenza e le malattie del motoneurone (tipo la SLA e il Parkinson).


Il team di Wang ha scoperto che sia la TDP-43 wild-type (WT) o naturale, che quella mutante, si legano di preferenza agli RNA messaggeri mitocondri-trascritti che codificano le subunità ND3 e ND6 del complesso respiratorio I, ne mettono in pericolo l'espressione, e causano il disassemblaggio del complesso I. Hanno quindi scoperto che la soppressione della localizzazione mitocondriale della TDP-43 sopprime la disfunzione mitocondriale e la perdita neuronale indotte da TDP-43-WT e mutanti, e migliora i fenotipi di topi transgenici TDP-43 mutanti.


Gli studi di Wang collegano la tossicità della TDP-43 direttamente alla bioenergetica mitocondriale e suggeriscono che puntare la TDP-43 può essere un approccio terapeutico promettente per trattare queste malattie apparentemente disparate.


"Il risultato ha stupito tutti nel mio laboratorio", ha detto Wang. "Anche i topi con grave deterioramento motorio e cognitivo hanno mostrato un rapido miglioramento dei sintomi della malattia dopo l'infusione del peptide PM1. I topi che prima avevano la demenza sono riusciti a imparare di nuovo i labirinti e quelli con grave compromissione motoria sono stati presto in grado di camminare normalmente. Sembrava un miracolo. Siamo rimasti sbalorditi".


Per trovare rapidamente un farmaco in grado di riprodurre in modo sicuro gli effetti del PM1, Wang e i suoi colleghi stanno studiando la biblioteca di 700 farmaci orfani approvati dalla Food and Drug Administration. Il team ha sviluppato un test che rivela rapidamente gli effetti di questi farmaci sull'accumulo di TDP-43. Una volta identificato un candidato, il percorso verso la clinica sarà notevolmente semplificato perché i farmaci sono già stati approvati dalla FDA.


"Questo processo sarà molto più veloce e meno costoso rispetto a creare un nuovo farmaco, testarlo, ottenere l'approvazione della FDA, e portarlo sul mercato", ha detto Wang. "Sappiamo che potremmo aiutare potenzialmente milioni di persone, se riuscissimo a trovare un farmaco che sradica la TDP-43 in modo sicuro ed efficace. Il modo più conveniente ed efficiente per farlo rapidamente è indagare a fondo nella libreria FDA".


Il lavoro di Wang ha catturato l'attenzione dell'Alzheimer’s Drug Discovery Foundation (ADDF). Egli ha ricevuto di recente una grande sovvenzione dalla fondazione per il progetto "TDP-43 mitocondriale come target terapeutico innovativo per la FTD". Wang e i suoi colleghi sono ansiosi di trasformare le loro scoperte in terapie, e hanno iniziato a sviluppare piccole proteine ​​che impediscono alla TDP-43 di raggiungere i mitocondri nelle cellule nervose umane, richiedendo il brevetto per la molecola terapeutica utilizzata nello studio.


Attualmente non esiste un trattamento per la SLA e la FTD. L'aspettativa media di vita per le persone con nuova diagnosi di SLA è di soli tre anni, secondo l'ALS Association.

 

 

 


Fonte: Case Western Reserve University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Wenzhang Wang, Luwen Wang, Junjie Lu, Sandra L Siedlak, Hisashi Fujioka, Jingjing Liang, Sirui Jiang, Xiaopin Ma, Zhen Jiang, Edroaldo Lummertz da Rocha, Max Sheng, Heewon Choi, Paul H Lerou, Hu Li, Xinglong Wang. The inhibition of TDP-43 mitochondrial localization blocks its neuronal toxicity. Nature Medicine, 2016; 22 (8): 869 DOI: 10.1038/nm.4130

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)