Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Biologi cellulari hanno scoperto il ‘regolatore del traffico’ dei neuroni

I neuroni sono le cellule principali del sistema nervoso. Essi elaborano le informazioni, inviando, ricevendo e combinando segnali da tutto il cervello e il corpo. Tutti i neuroni hanno un corpo cellulare dove sono prodotte molecole vitali per il suo funzionamento e manutenzione.


L'assone, un'estensione lunga e snella che può raggiungere un metro di lunghezza negli esseri umani, invia informazioni da una cellula nervosa alle altre. La sopravvivenza neuronale dipende molto dal trasporto di molecole vitali all'interno di questo assone. La ricerca ha dimostrato che i difetti nella funzione di trasporto negli assoni hanno un ruolo chiave nelle malattie degenerative del cervello come l'Alzheimer.


"Ricerche precedenti avevano esaminato i processi di trasporto in piccole aree dell'assone, come l'inizio o la fine. Questo ha lasciato poco chiaro come
il movimento delle molecole attraverso l'assone è regolato su lunghe distanze. Nel nostro studio forniamo la prima mappa completa del trasporto negli assoni dei mammiferi", afferma Casper Hoogenraad, professore di Biologia Cellulare dell'Università di Utrecht, spiegando la rilevanza di questo studio.


Nella maggior parte dei neuroni, una zona tra il corpo cellulare e l'assone chiamata 'segmento iniziale dell'assone' serve come punto di controllo: solo alcune molecole possono passare attraverso di esso. Questa zona ha lasciato perplessi gli scienziati per più di un decennio. Perché un tipo di molecola può passare attraverso questa zona, mentre altre non possono? La risposta va trovata nel regolatore del traffico, la proteina MAP2. "Con questa scoperta, abbiamo risposto a una domanda fondamentale sul funzionamento unico delle cellule nervose, che tiene occupati gli scienziati da lungo tempo", dice Laura Gumy, prima autrice dello studio.


I biologi cellululari di Utrecht hanno scoperto per primi che tra il corpo cellulare e l'assone si accumulano maggiori quantità di MAP2. Quando hanno rimosso la MAP2 dal neurone, è cambiato il modello normale del movimento molecolare: alcune molecole improvvisamente hanno cessato di entrare nell'assone, mentre altre si accumulavano nell'assone invece di passare nel corpo cellulare. Questo trasporto anormale indica che la MAP2 è la forza trainante del trasporto all'interno dell'assone.


I ricercatori hanno continuato facendo un'altra scoperta molto importante. Dato che gli assoni sono così lunghi, il trasporto nei neuroni viene effettuato da gruppi di proteine ​​- chiamate 'proteine ​​motorie' - che trasportano pacchetti di altre proteine ​​sulla schiena. Come si è scoperto, la MAP2 è in grado di attivare o disattivare una specifica 'proteina motoria', come la chiave dell'auto. Ciò significa che la MAP2 controlla realmente quali pacchetti di molecole possono entrare nell'assone e quali no. Puntando l'attività del motore di trasporto i ricercatori hanno fatto un'altra interessante scoperta: la MAP2 è in grado anche di controllare la consegna di molecole in punti specifici lungo l'assone.


"Il trasporto negli assoni ha dimostrato di fallire nell'Alzheimer, nel Parkinson e nell'Huntington, così come in molte altre malattie. Quando il neurone non è più in grado di controllare dove vanno le molecole o non è in grado di far arrivare le molecole dove servono, non può più fare il suo lavoro. Comprendendo il funzionamento del trasporto, abbiamo messo le basi per considerare nuovi obiettivi e potenziali terapie per i vari disturbi neurodegenerativi"
, conclude Casper Hoogenraad.

 

 

 


Fonte: Fonte: Utrecht University via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Laura F. Gumy, Eugene A. Katrukha, Ilya Grigoriev, Dick Jaarsma, Lukas C. Kapitein, Anna Akhmanova, Casper C. Hoogenraad. MAP2 Defines a Pre-axonal Filtering Zone to Regulate KIF1- versus KIF5-Dependent Cargo Transport in Sensory Neurons. Neuron, Volume 94, Issue 2, p347–362.e7, 19/4/2017DOI: 10.1016/j.neuron.2017.03.046

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.