Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Litio nell'acqua potabile associato a minore mortalità da Alzheimer

Tracce di elementi di litio nell'acqua potabile possono rallentare il tasso di mortalità per il Morbo di Alzheimer (MA): questa la scoperta di una ricerca effettuata alla Brock University in Canada.


Anche i tassi di diabete e obesità, che sono importanti fattori di rischio dell'MA, diminuiscono se c'è una quantità particolare di litio nell'acqua, dice lo studio, pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease.


Val Fajardo, ricercatore  post-dottorato, e Rebecca MacPherson, assistente professore del Dipartimento di Scienze della Salute della Brock, hanno raccolto statistiche sui vari livelli di litio nell'acqua potabile di 234 contee in tutto il Texas.


Il litio è un metallo alcalino idrosolubile che si trova nelle rocce ignee e nelle sorgenti minerali. È usato di solito per trattare i disturbi bipolari e altri disturbi dell'umore, ma a dosi molto più elevate rispetto a quelle presenti naturalmente nell'acqua potabile.


Il gruppo di ricerca, che comprendeva il professore associato di Scienze della Salute Paul LeBlanc, ha confrontato i livelli di litio naturali dell'acqua potabile con i tassi di mortalità per MA, insieme all'incidenza di obesità e diabete nelle contee del Texas. "Abbiamo scoperto che le contee che avevano un livello di litio nell'acqua di rubinetto superiore a quello mediano (40 microgrammi per litro) hanno registrato aumenti inferiori della mortalità per MA nel tempo, mentre le contee al di sotto di quel livello mediano hanno avuto aumenti ancora più alti nel tempo", dice Fajardo.


I ricercatori hanno scoperto che anche la frequenza di obesità e diabete tipo 2 erano minori quando l'acqua da bere conteneva livelli simili di litio. Fajardo dice che lui e il suo team si sono concentrati sul Texas perché i dati sui livelli di litio erano "liberamente disponibili".


Studi precedenti avevano dimostrato la capacità del litio di proteggere dall'MA, dall'obesità e dal diabete. "Tuttavia, siamo uno dei primi gruppi a dimostrare che il potenziale effetto protettivo del litio contro Alzheimer, obesità e diabete può arrivare alla popolazione attraverso livelli molto bassi di litio nell'acqua del rubinetto", afferma Fajardo.


La ricerca della Brock arriva sulla scia di uno studio di agosto dell'Università di Copenaghen che ha collegato livelli alti di litio nell'acqua potabile a una diminuzione dei tassi di demenza.


Ma Fajardo avverte che è troppo presto per iniziare a consigliare alle autorità di aggiungere il litio all'acqua potabile: "Dobbiamo fare ancora molta più ricerca prima che i responsabili politici guardino alle prove e dicano, OK, iniziamo a integrare l'acqua del rubinetto con il litio, proprio come facciamo in alcuni comuni con il fluoro per prevenire la carie".

 

 

 


Fonte: Brock University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Val Andrew Fajardo, Val Andrei Fajardo, Paul J. LeBlanc, Rebecca E.K. MacPherson. Examining the Relationship between Trace Lithium in Drinking Water and the Rising Rates of Age-Adjusted Alzheimer’s Disease Mortality in Texas. Journal of Alzheimer's Disease, 2017; 61 (1): 425 DOI: 10.3233/JAD-170744

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.