Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Donne in forma fisica hanno quasi 90% meno rischio di demenza

Secondo uno studio pubblicato il 14 marzo 2018 su Neurology®, le donne con una buona forma fisica in mezza età avevano quasi il 90% in meno di probabilità di sviluppare demenza decenni dopo, rispetto alle donne moderatamente in forma. Lo studio ha misurato l'idoneità cardiovascolare delle donne sulla base di un test da sforzo.


Quando le donne molto in forma hanno sviluppato la demenza, è successo in media 11 anni più tardi rispetto alle donne che erano moderatamente in forma: a 90 invece di 79 anni.


"Questi risultati sono interessanti perché è possibile che, migliorando la forma cardiovascolare delle persone nella mezza età, si può ritardare o addirittura impedire loro di sviluppare la demenza", ha detto la prima autrice dello studio Helena Hörder PhD, dell'Università di Göteborg in Svezia. "Tuttavia, questo studio non mostra causa ed effetto tra forma cardiovascolare e demenza, mostra solo un'associazione. Sono necessarie ulteriori ricerche per vedere se un miglioramento della forma fisica potrebbe avere un effetto positivo sul rischio di demenza e anche per vedere quando, durante la vita, è più importante un livello elevato di forma fisica".


Per lo studio, 191 donne con un'età media di 50 anni hanno svolto un test di esercizio in bicicletta fino a quando non erano esauste, per misurare il loro picco di capacità cardiovascolare, la cui media è stata calcolata in 103 watt:

  • 40 donne hanno soddisfatto i criteri per un livello elevato di forma (120 watt o più).
  • 92 donne erano nella categoria di forma media.
  • 59 donne erano nella categoria bassa di forma, definita come un picco di carico di lavoro di 80 watt o meno, o dopo aver interrotto i test di esercizio a causa di pressione alta, dolore toracico o altri problemi cardiovascolari.


Nei successivi 44 anni, le donne sono state testate sei volte per la demenza. Durante quel periodo, 44 ​​donne hanno sviluppato la demenza: il 5% delle donne altamente allenate, il 25% delle donne moderatamente in forma, e il 32% delle donne con fitness basso.


Quindi le donne molto in forma avevano l'88% in meno di probabilità di sviluppare la demenza rispetto alle donne moderatamente in forma. Tra le donne che hanno dovuto interrompere il test da sforzo a causa di problemi, il 45% ha sviluppato la demenza decenni dopo.


"Questo indica che i processi cardiovascolari negativi, che possono accadere nella mezza età, aumentano il rischio di demenza molto più tardi nella vita", ha detto la Hörder.


I limiti dello studio includono il numero relativamente basso di partecipanti, tutte provenienti dalla Svezia, quindi i risultati potrebbero non essere applicabili ad altre popolazioni, ha detto la Hörder. Inoltre, il livello di forma fisica femminile è stato misurato una sola volta, quindi non sono stati rilevati eventuali cambiamenti nel tempo.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Helena Hörder, Lena Johansson, XinXin Guo, Gunnar Grimby, Silke Kern, Svante Östling, Ingmar Skoog. Midlife cardiovascular fitness and dementia. Neurology, 2018; 10.1212/WNL.0000000000005290 DOI: 10.1212/WNL.0000000000005290

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)