Una meta-analisi su 44 studi ha concluso che le caratteristiche della popolazione al basale possono influenzare la correlazione tra pressione arteriosa e rischio di demenza. Questa ricerca è stata presentata alla 70a riunione annuale dell'American Academy of Neurology, che si tiene dal 21 al 27 aprile 2018 a Los Angeles, in California.
Gli studi hanno mostrato una relazione controversa tra pressione arteriosa e rischio di demenza, ostacolando così l'applicazione di linee guida nella pratica clinica.
Questa meta-analisi ha esaminato 9 studi con 1.034 casi di demenza vascolare in 961.724 soggetti, 14 studi con 3.059 casi di Alzheimer in 968.046 soggetti e 21 studi con 7.106 casi di demenza di altre cause in 1.023.011 soggetti.
Ha riscontrato che il legame tra pressione arteriosa e rischio di demenza cambia in base allo stato del trattamento per ipertensione, all'età al basale e alla presenza della mutazione APOE ε4.
È stata identificata una relazione non lineare tra valori di pressione arteriosa sistolica e demenza di qualsiasi tipo nell'anzianità (P <.05):
- nella popolazione tra 62 e 82 anni di età, la pressione arteriosa sistolica di 110-120 mm Hg era associata a un rischio ridotto di demenza;
- nella popolazione tra 70 e 86,5 anni di età, la pressione arteriosa sistolica superiore a 162 mm Hg ha aumentato il rischio di demenza.
Anche un aumento della pressione diastolica è stato associato a un rischio ridotto di Alzheimer negli ultimi anni di vita.
I risultati di questa meta-analisi rivelano che una strategia per la gestione della pressione sanguigna "per la prevenzione della demenza, potrebbe essere adattata alle caratteristiche specifiche della popolazione".
Fonte: Neurology Advisor (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Xu W. Blood pressure and the risk of dementia: a systematic review and dose-response meta-analysis of prospective studies. Presented at: 2018 American Academy of Neurology Annual Meeting; April 21-27, 2018; Los Angeles, CA. Abstract 196.
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