Un test su 41 persone oltre i 60 anni con decadimento cognitivo lieve (un precursore dell'Alzheimer) ai quali erano stati somministati 150mg di litio al giorno, ha rilevato che il tasso di declino mentale era la metà rispetto a quelle alle quali era stato dato un placebo.
Mentre tutti i partecipanti hanno mostrato un declino delle funzioni di memoria e dei compiti di attenzione nel corso degli anni, il tasso di declino tra quelli che avevano ricevuto litio è stato significativamente inferiore.
"Anche i livelli del biomarcatore dell'Alzheimer chiamato concentrazioni di fosfo-tau è aumentato più lentamente in quelli del litio", è scritto nel rapporto sulla ricerca pubblicata sul British Journal of Psychiatry. Gli psichiatri ritengono che il motivo sia che il litio "potrebbe ostacolare i meccanismi che portano alla formazione delle placche amiloidi e ai grovigli neurofibrillari", strutture cerebrali microscopiche legate alla forma più comune di demenza, scrive il Telegraph.
Oreste Forlenza, che ha guidato la ricerca, ha dichiarato che "questo studio rinforza l'idea che dare il litio ad una persona che è a rischio di Alzheimer può avere un effetto protettivo, e rallentare la progressione della perdita di memoria fino alla demenza". Il Professor Allan Young, psichiatra dell'Imperial College di Londra, ha descritto lo studio come "incoraggiante" e particolarmente interessante, perché nessuna azienda farmaceutica ha il brevetto del litio, il che significa che è molto economico da prescrivere. Ha aggiunto: "Questo studio si aggiunge alla crescente evidenza che il litio può avere effetti benefici sul cervello e richiede di essere replicato in altri studi clinici randomizzati".
Pubblicato su Times of India il 28 aprile 2011 Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.
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