Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il battito del cuore dà il ritmo all'apprendimento del cervello

L'attività elettrofisiologica del cervello è dominata da oscillazioni accoppiate ritmicamente con frequenze diverse. La sincronia tra le oscillazioni consente una comunicazione efficace a livello locale e tra le varie aree del cervello.


Anche molte funzioni fisiologiche, come la respirazione e il battito del cuore, sono associate in modo ritmico in natura. Inoltre, i ritmi del cervello e del corpo sono accoppiati. Ad esempio, le attività neurali dell'ippocampo e lo schema respiratorio hanno mostrato di oscillare in sincronia.


L'ippocampo è una struttura cerebrale cruciale per l'apprendimento, il che significa che l'accoppiamento ritmico del cervello e del corpo potrebbe influenzare il processo di apprendimento.


Il gruppo di neuroscienza comportamentale del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Jyväskylä (Finlandia) ha studiato gli effetti del ciclo cardiaco in un compito semplice di apprendimento. Il gruppo ha studiato come il ciclo cardiaco modula l'apprendimento.


Negli esperimenti lo stimolo condizionato era un tono seguito da un soffio d'aria diretto verso l'occhio. Lo stimolo incondizionato, il soffio d'aria, provoca un battito involontario di ciglia. Alla fine il battito degli occhi avviene spontaneamente prima del soffio d'aria, come risultato dell'apprendimento.


Le risposte neuronali al tono sono state modulate dal ciclo cardiaco sia negli umani sia nei conigli. Inoltre, i tassi di apprendimento dei conigli sono migliorati quando lo stimolo condizionato è stato presentato durante la fase di riposo del ciclo cardiaco.


"I nostri risultati dimostrano che l'elaborazione delle informazioni esterne varia durante le fasi del ciclo cardiaco", afferma Tomi Waselius, il primo autore dello studio. "È possibile che l'attività dei neuroni cardiorespiratori nel tronco cerebrale influenzi lo stato neurale complessivo dell'ippocampo e quindi l'elaborazione neurale delle informazioni esterne. Questa è solo una ipotesi e abbiamo iniziato studi complementari per supportare queste idee".


Waselius suggerisce che sarebbe interessante studiare se e come l'apprendimento è modulato dai ritmi corporei, per esempio nei pazienti con Alzheimer.

 

 

 


Fonte: University of Jyväskylä (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Tomi Waselius, Jan Wikgren, Hanna Halkola, Markku Penttonen, Miriam S. Nokia. Learning by heart: cardiac cycle reveals an effective time window for learning. Journal of Neurophysiology, 15 Aug 2018 DOI: 10.1152/jn.00128.2018

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)