Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Aberrazioni genetiche finora sconosciute sono associate all'Alzheimer

Con un'analisi su larga scala dell'RNA del tessuto cerebrale umano postmortem, i ricercatori del Mount Sinai e della Columbia University hanno identificato specifici eventi di splicing dell'RNA associati alla progressione del morbo di Alzheimer (MA).


Nel loro studio, pubblicato nell'edizione di ottobre 2018 di Nature Genetics, i ricercatori presentano una mappa completa dell'intero genoma delle varianti di splicing dell'RNA nella corteccia prefrontale invecchiata, che costituirà una nuova risorsa per la ricerca sul MA.


Lo splicing dell'RNA è un processo che rimuove le sequenze o i geni non codificanti dai precursori dell'RNA e unisce le sequenze che codificano le proteine, con il risultato di ottenere più varianti di proteine ​​codificate da un singolo gene.


Dallo splicing dell'RNA derivano enormi diversità di proteine​​. Le mutazioni genetiche coinvolte nella regolazione dello splicing e lo splicing aberrante sono state in precedenza collegate alla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e all'autismo.


"Queste nuove conoscenze sui meccanismi genetici dell'invecchiamento del cervello aiuteranno soprattutto a offrire nuove strategie e indicazioni per i biomarcatori mirati all'RNA e all'intervento terapeutico nel MA", ha detto il primo autore dello studio Towfique Raj PhD, Assistente Professore del Centro Alzheimer, dei dipartimenti di neuroscienza e genetica e scienze genomiche del Mount Sinai.


Per puntare specifiche sequenze di RNA (siti di splicing) si può usare una classe di composti chiamati oligonucleotidi antisenso, impedendo loro di dirigere la produzione di una determinata proteina, ha spiegato il Dr. Raj. "Questa classe di farmaci è promettente nel trattamento di una serie di disturbi cerebrali tra cui l'atrofia muscolare spinale, la SLA e la malattia di Huntington".


"La nostra mappa di riferimento dell'intero trascrittoma dello splicing di RNA nella corteccia che invecchia è una nuova risorsa che fornisce intuizioni per molte malattie neurologiche e psichiatriche diverse", ha detto Philip De Jager MD/PhD, autore senior dello studio e direttore del Centro di Neuro-Immunologia Traslazionale e Computazionale della Columbia University. "Ad esempio, definiamo il meccanismo per tre delle varianti genetiche che contribuiscono alla suscettibilità del MA. Queste varianti modificano la proporzione delle diverse versioni dei geni bersaglio del MA, con conseguente funzione cellulare alterata e, in definitiva, con accumulo di neuropatologia".

 

 

 


Fonte: Icahn School of Medicine at Mount Sinai (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Towfique Raj, Yang I. Li, Garrett Wong, Jack Humphrey, Minghui Wang, Satesh Ramdhani, Ying-Chih Wang, Bernard Ng, Ishaan Gupta, Vahram Haroutunian, Eric E. Schadt, Tracy Young-Pearse, Sara Mostafavi, Bin Zhang, Pamela Sklar, David A. Bennett & Philip L. De Jager. Integrative transcriptome analyses of the aging brain implicate altered splicing in Alzheimer’s disease susceptibility. Nature Genetics, 8 Oct 2018, DOI: 10.1038/s41588-018-0238-1

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.