Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le prime modifiche nella regolazione genica delle sinapsi possono causare l'Alzheimer

Theory of Gene Therapy by AAV PQBP1Teoria della terapia genica AAV-PQBP1: nell'Alzheimer sono deficitari sia la proteina SRRM2 della scaffalatura del nucleo, sia il regolatore genetico delle sinapsi PQBP1. Aumentando la proteina PQBP1 nei neuroni, si recupera l'espressione genetica delle sinapsi e si invertono i difetti cognitivi nei pazienti di Alzheimer.Il morbo di Alzheimer (MA) è la forma più comune di demenza, che coinvolge la perdita di memoria e una riduzione delle capacità cognitive.


I pazienti con MA sviluppano molteplici strutture proteiche anormali nel loro cervello che si pensa possano distruggere o danneggiare le cellule nervose (neuroni).


Una di queste strutture, la placca senile, è costituita da gruppi di peptide amiloide-beta (Aβ) che si formano negli spazi tra i neuroni.


Molti studi clinici avanzati in pazienti con MA hanno tentato di rallentare o invertire la malattia puntando tali placche per rimuoverle. Tuttavia, nonostante il successo nel diminuire l'aggregazione dell'Aβ, questi studi hanno per lo più fallito nel migliorare la memoria o la funzione cognitiva nei pazienti con MA.


Prima che avvenga la formazione degli aggregati di Aβ, gli studi hanno rivelato cambiamenti nella fosforilazione (una modifica chimica) di alcune proteine, tra cui la SRRM2. Si pensava che questa proteina fosse coinvolta in una forma di regolazione genica chiamata splicing, ma la sua funzione esatta non era chiara.


Ora, un team giapponese di ricercatori guidati dalla Tokyo Medical and Dental University ha esaminato i livelli di fosforilazione della SRRM2 in un topo modello di MA e ha scoperto che sono aumentati già prima dell'aggregazione dell'Aβ. Questo alla fine impedisce il trasporto nel nucleo della SRRM2 e porta a livelli ridotti di proteina PQBP1, che è stata collegata con disturbi intellettuali e del neurosviluppo. I risultati dello studio sono riferiti in Molecular Psychiatry.


"Abbiamo dimostrato che l'aumento di fosforilazione della SRRM2 le impediva di interagire con un'altra proteina che aiuta il ripiegamento delle proteine", dice il primo autore Hikari Tanaka. "In assenza di questa interazione, la SRRM2 rimane non ripiegata, quindi non è trasportata nel nucleo ed è degradata nel citoplasma".


Il team ha poi misurato i livelli delle proteine SRRM2 e PQBP1 nella corteccia cerebrale dei topi con MA di fase iniziale e dei pazienti con MA di stadio terminale umano, nonché nelle cellule iPS umane di MA. Entrambe le proteine ​​erano notevolmente ridotte rispetto alle quantità corrispondenti nei controlli sani.


"Per scoprire quale effetto avrebbe avuto una riduzione della PQBP1 in vivo, abbiamo generato topi mancanti del gene PQBP1", spiega l'autore corrispondente Hitoshi Okazawa. "Abbiamo osservato un declino cognitivo e cambiamenti nella morfologia delle loro sinapsi, che sono giunzioni tra neuroni che consentono la comunicazione elettrica e chimica. Questi cambiamenti sono causati da modelli interrotti di splicing del gene delle sinapsi".


Hanno usato un vettore virale contenente PQBP1 per recuperare l'espressione della proteina sinapsi in questi topi. Non solo ha ripristinato l'espressione della PQBP1, ma ha anche recuperato i fenotipi anomali.


Questi risultati offrono una nuova visione dei primi cambiamenti che si verificano durante la patologia di MA che coinvolgono le proteine ​​di splicing, suggerendo possibilità di terapie geniche con vettori di virus.

 

 

 


Fonte: Tokyo Medical and Dental University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Hikari Tanaka, Kanoh Kondo, Xigui Chen, Hidenori Homma, Kazuhiko Tagawa, Aurelian Kerever, Shigeki Aoki, Takashi Saito, Takaomi Saido, Shin-ichi Muramatsu, Kyota Fujita, Hitoshi Okazawa. The intellectual disability gene PQBP1 rescues Alzheimer’s disease pathology. Molecular Psychiatry, 2018; DOI: 10.1038/s41380-018-0253-8

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)