Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Lo stato molecolare della Tau può monitorare patologia e sintomi dell'Alzheimer

tau phosphorylation leading to neuronal deathUn microtubulo sano (sinistra) è tenuto in forma dalla tau; le chinasi la rompono (centro) e i filamenti di tau fosforilata che ne derivano non tengono più il microtubulo che si destabilizza (interrompendo la comunicazione del neurone) e si raggruppano in grovigli che portano alla morte neuronale.

Dei ricercatori hanno riferito che la fosforilazione di un particolare residuo di proteina tau, misurata nel liquido cerebrospinale (CSF), è correlata a stadi biologici distinti del morbo di Alzheimer (MA).


Nicolas Barthelemy PhD, e i colleghi della Washington University di St. Louis, hanno riferito alla riunione annuale dell'American Neurological Association che tra le persone inserite nel DIAN (Dominantly Inherited Alzheimer Network), un gruppo la cui progressione del MA è relativamente prevedibile, la tau fosforilata ha iniziato ad aumentare nel CSF già 20 anni prima dell'età stimata di apparizione dei sintomi e 2 anni prima che i segni del MA fossero osservati nelle scansioni cerebrali.


"Nel MA familiare, il nostro studio dimostra in modo inequivocabile l'iperfosforilazione della tau nel CSF", ha detto Barthelemy. "Sorprendentemente, uno dei siti tau fosforilati - il T217 - ha un'associazione quasi totale con l'amiloide cerebrale. La modifica di questo sito può essere rilevata oltre 20 anni prima dell'insorgenza dei sintomi, in un momento in cui le placche amiloidi diventano rilevabili, quando non sono previsti aggregati tau nel cervello e quando i livelli di tau CSF sono normali. Questo suggerisce che la deposizione della placca amiloide impatta sul metabolismo della tau in una fase precoce della malattia".


Lo studio ha cercato di sviluppare un profilo longitudinale di molteplici siti tau fosforilati nel CSF in relazione all'amiloide corticale e all'età stimata di insorgenza dei sintomi nel MA familiare. La proteina tau mal ripiegata è un segno distintivo del MA, ma i passaggi che portano al rilascio di tau solubile e all'aggregazione insolubile rappresentano processi biologici complessi con relazioni incerte alle altre patologie del MA, ha osservato Barthelemy.


In questa analisi, i ricercatori hanno valutato le placche di amiloide-beta longitudinali con PET Pittsburgh Compound B (PiB) e nel CSF con la spettrometria di massa e saggi immunologici, in 115 partecipanti longitudinali e 234 trasversali della DIAN che avevano il 50% di rischio di trasmettere una mutazione di MA a ereditarietà dominante.


Oltre alla relazione tra amiloide del cervello e T217, i ricercatori hanno visto cambiamenti sequenziali in altri siti fosforilati. "Il T181 segue i cambiamenti di fosforilazione del T217", ha detto Barthelemy. "La fosforilazione del T205 aumenta più vicino all'insorgenza dei sintomi e sembra più associata all'atrofia cerebrale e all'ipometabolismo cerebrale, mentre l'S202 rimane normale e diminuisce leggermente quando l'amiloide sale".


Questi cambiamenti distinti potrebbero essere usati per definire gli stadi del MA, ha osservato.


Anche se la tau fosforilata è stata indicata come predittiva del MA in altri studi, la combinazione tra l'inusuale coorte DIAN e il periodo di insorgenza della malattia rende questa ricerca unica, ha detto Li Gan PhD, della Weill Cornell Medicine di New York City, che non è stato coinvolto nello studio.


"La cosa interessante è che alcune alterazioni della stessa proteina erano più informative di altre", ha detto Gan. "Alcuni cambiamenti si sono verificati molto presto, ben prima dell'inizio previsto del MA, mentre altri erano indicatori meno prevedibili. Questa è un'informazione importante che potrebbe essere usata per la diagnosi precoce del MA".


I prossimi passi riguarderanno le associazioni tra questi nuovi marcatori tau del CSF e l'aggregazione del tau misurata dal PET, ha osservato Barthelemy. "Inoltre, i futuri miglioramenti nella sensibilità della spettrometria di massa ci potrebbero consentire di aumentare il numero di siti di tau fosforilata monitorati", ha aggiunto.

 

 

 


Fonte: Judy George in MedPage Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.