Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Invecchiamento danneggia le cellule di supporto del cervello, non i neuroni direttamente

grey and white matterIndicazione della posizione della materia grigia dell'ippocampo (sx) e delle connessioni della materia bianca (dx). Fonte: University of CardiffL'invecchiamento può causare danni alle cellule di supporto nella sostanza bianca, che a sua volta può portare a danni [ai neuroni] nella sostanza grigia dell'ippocampo, secondo un nuovo studio eseguito all'Università di Cardiff.


La scoperta offre ai ricercatori una nuova area su cui concentrarsi nella ricerca di trattamenti in grado di proteggere la funzione cognitiva.


Claudia Metzler-Baddeley, del Brain Imaging Research Center (CUBRIC) dell'Università di Cardiff, ha dichiarato:

"Il cervello è costituito da materia grigia e bianca. Mentre la sostanza grigia contiene cellule neuronali, che eseguono calcoli nel nostro cervello, la sostanza bianca contiene connessioni e cellule di supporto che aiutano la comunicazione tra aree diverse. Il nostro studio non solo conferma che l'invecchiamento porta al declino della materia grigia nell'ippocampo e a quello della materia bianca nell'area circostante, ma rivela anche la relazione causale tra le due.

"Usando un metodo chiamato 'analisi di mediazione', abbiamo scoperto che era l'invecchiamento della sostanza bianca a causare l'invecchiamento della materia grigia dell'ippocampo e non viceversa. I nostri risultati suggeriscono che il danno alle cellule di supporto può influire sulla salute dei tessuti nell'ippocampo, una regione importante per la memoria e coinvolta nell'Alzheimer.

"Questa è una scoperta eccitante. Se le cellule di supporto laboriose nella sostanza bianca iniziano a non funzionare correttamente con l'età, allora le terapie che proteggono queste cellule di supporto possono aiutare nella lotta contro il danno che l'invecchiamento può fare alla nostra capacità cognitiva".


Lo studio, che ha esaminato il cervello di 166 volontari sani, è stato condotto usando le tecniche di scansione cerebrale di avanguardia del CUBRIC ed è stato finanziato congiuntamente dall'Alzheimer's Society e dall'organizzazione benefica BRACE Alzheimer's.

 

 

 


Fonte: Cardiff University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Claudia Metzler-Baddeley, Jilu P. Mole, Rebecca Sims, Fabrizio Fasano, John Evans, Derek K. Jones, John P. Aggleton & Roland J. Baddeley. Fornix white matter glia damage causes hippocampal gray matter damage during age-dependent limbic decline. Scientific Reports, 31 Jan 2019, DOI: 10.1038/s41598-018-37658-5

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)