Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trattamento di Alzheimer è promettente per l'afasia primaria progressiva

PrimaryProgressiveAphasiaGli scienziati della Northwestern University hanno scoperto che una terapia esistente, usata di frequente per il trattamento del morbo di Alzheimer (MA), potrebbe funzionare anche su pazienti con afasia progressiva primaria (PPA), un tipo di demenza che distrugge il linguaggio e non ha ancora alcun trattamento.


Attualmente, i malati di MA sono trattati con una classe di farmaci chiamati 'inibitori della colinesterasi', che riducono i sintomi del morbo, prevenendo la carenza di acetilcolina, un messaggero chimico che contribuisce all'apprendimento e alla memoria.


Questo studio ha scoperto per la prima volta che le persone con PPA subiscono la stessa perdita di neuroni e assoni colinergici nel proencefalo che interessa gli individui con MA e, pertanto, potrebbero trarre beneficio da questi inibitori della colinesterasi.


"I risultati forniscono le basi scientifiche minime per stimolare una sperimentazione clinica che testi il trattamento su pazienti con PPA", ha detto Changiz Geula, professore di ricerca del Mesulam Center for Cognitive Neurology and Alzheimer's Disease and Cell and Molecular Biology della Northwestern University, autore senior dello studio che sarà pubblicato online oggi, 6 marzo 2019, su Neurology.


Nelle persone con PPA, si danneggiano per prime le regioni del cervello responsabili del linguaggio, situate nell'emisfero sinistro della maggior parte della popolazione. I pazienti con PPA continuano a perdere progressivamente la capacità di parlare, leggere, scrivere o capire ciò che sentono. Nel MA, vengono invece attaccate per prime le regioni cerebrali che controllano la memoria.


"La PPA è una demenza devastante", ha detto Geula. "I pazienti sono sostanzialmente intatti per molti anni in tutte le altre aree eccetto il linguaggio, e sentono questa perdita in modo acuto".


Esistono diversi tipi di PPA. Questo studio si è concentrato sul tipo che mostra una tipica patologia di MA - le placche e i grovigli - nel cervello. Ma questi pazienti tendono ad essere esclusi dagli studi clinici correlati al MA e hanno meno probabilità di ricevere la prescrizione di inibitori della colinesterasi.


"Ecco perché il nostro studio è così importante per i pazienti", ha detto Geula. "Nessuno sapeva prima che questo sistema colinergico viene devastato nei pazienti con PPA associata al MA, ma ora lo abbiamo dimostrato e abbiamo giustificato la necessità di sperimentazioni cliniche con questa terapia".


Le scansioni cerebrali chimiche con tomografia a emissione di positroni (PET) possono determinare se esiste una patologia MA nel cervello di qualcuno mentre è in vita. Questo rende possibile vedere se ha il tipo di PPA associato al MA o no.


Il Centro Mesulam è uno dei pochi in tutto il mondo concentrato sulla diagnosi e ricerca clinica della PPA. Per condurre lo studio, gli scienziati hanno usato cervelli di individui che avevano sofferto di PPA e hanno avuto postmortem la diagnosi di patologia MA nel cervello, che è stato confrontato con quello di individui cognitivamente normali. Gli scienziati hanno marcato sezioni del cervello per vedere microscopicamente il danno nel sistema colinergico del cervello.

 

 

 


Fonte: Northwestern University via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: n/d

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)