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Storia familiare di Alzheimer legata ad apprendimento compromesso

Gli adulti con un parente di primo grado con morbo di Alzheimer (MA) si comportano in modo più scadente nei compiti di apprendimento on-line rispetto agli adulti senza tale storia familiare, e questo deterioramento sembra essere esacerbato dal diabete o da una variante genetica nel gene APOE (apolipoproteina E) collegata alla malattia.


I risultati dello studio che ha scoperto ciò, pubblicati in eLife, possono aiutare a identificare le persone che hanno un aumento del rischio di sviluppare il MA e potrebbero scoprire nuovi modi per ritardare o prevenire la malattia.


"Identificare i fattori che riducono o eliminano l'effetto di una storia familiare di MA è particolarmente cruciale poiché non esistono attualmente cure o trattamenti efficaci per rallentare la malattia", scrive il primo autore Joshua Talboom PhD, postdottorato del Translational Genomics Research Institute in Arizona, Stati Uniti.


Una storia familiare di MA è un fattore di rischio noto per lo sviluppo della condizione, ma gli effetti sull'apprendimento e sulla memoria durante la vita di una persona erano meno chiari. Sono stati condotti alcuni studi in questo settore, ma la maggior parte erano troppo piccoli per trarre conclusioni significative.


Per eseguire uno studio più ampio, Talboom e colleghi hanno creato un sito Web facile da usare (www.mindcrowd.org), dove i partecipanti potevano accedere e completare un test di memoria. Ai partecipanti è stato chiesto di imparare 12 coppie di parole e sono stati poi testati per la loro capacità di completare la metà mancante della coppia quando vedevano una delle parole.


Alle 59.571 persone che hanno partecipato è stato anche chiesto di rispondere a domande su genere, istruzione, età, lingua, paese e salute, compresa una domanda sul fatto che uno dei genitori o fratelli avesse avuto la diagnosi di MA.


Quelli con una storia familiare di MA erano in grado di abbinare circa 2,5 coppie di parole in meno rispetto alle persone senza una storia familiare. Il diabete sembrava aggravare i deficit di apprendimento visti negli individui con una storia familiare.


Un sottogruppo di 742 partecipanti che avevano un parente stretto con MA ha inviato un campione di sangue essiccato o saliva che i ricercatori hanno testato per rilevare una variante genetica nel gene APOE legato alla malattia. "Il genotipo APOE è un fattore genetico importante che influenza la memoria, e abbiamo scoperto che quelli con la variante sono andati peggio nel test della memoria rispetto a quelli senza la variante", spiega Talboom.


Alcune caratteristiche, tuttavia, sembravano proteggere le persone con una storia familiare di MA dal deterioramento dell'apprendimento e della memoria. I partecipanti con livelli di istruzione più elevati sperimentano meno calo nei punteggi nel test di apprendimento e di memoria rispetto alle persone con livelli di istruzione inferiori, anche quando hanno una storia familiare della malattia. Anche le donne sembrano andare meglio nonostante abbiano fattori di rischio per il MA.


"Il nostro studio sostiene l'importanza di avere uno stile di vita sano, trattare adeguatamente malattie come il diabete e costruire riserva di apprendimento e di memoria attraverso l'istruzione per ridurre il declino cognitivo associato ai fattori di rischio del MA", conclude l'autore senior Matthew Huentelman, professore di Neurogenomica del Translational Genomics Research Institute.

 

 

 


Fonte: eLife (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Joshua S Talboom, Asta Håberg, Matthew D De Both, Marcus A Naymik, Isabelle Schrauwen, Candace R Lewis, Stacy F Bertinelli, Callie Hammersland, Mason A Fritz, Amanda J Myers, Meredith Hay, Carol A Barnes, Elizabeth Glisky, Lee Ryan, Matthew J Huentelman. Family history of Alzheimer’s disease alters cognition and is modified by medical and genetic factors. eLife, 9 July 2019, DOI: 10.7554/eLife.46179

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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