L'anno 2011 sarà fondamentale per la ricerca e la cura dei pazienti con Alzheimer (AD). I criteri diagnostici vecchi di 27 anni che hanno definito l'AD come una diagnosi di esclusione sono stati sottoposti a revisione.
Le caratteristiche principali di questi criteri includono l'uso di biomarcatori per supportare una diagnosi di Alzheimer. In particolare, questi marcatori includono sia CSF che le misure PET della patologia β-amiloide (Aβ).
Anche se c'è ancora una notevole incertezza sui fattori responsabili dell'avvio e della progressione di AD, l'uso di misure in vivo della patologiaAβ ha indubbiamente rivoluzionato la ricerca e influenzerà presto la diagnosi clinica.
Una delle questioni diagnostiche più problematiche ha coinvolto l'interazione tra l'AD e la patologia vascolare. Per anni i medici hanno avuto accesso alle tecniche di scansione come la TC e la risonanza magnetica che permettono la valutazione delle lesioni ischemiche. Ciò ha portato a criteri basati sulle immagini per la demenza vascolare. Tuttavia, senza un marcatore in vivo della patologia Aβ, la comprensione del contributo della patologia di AD per le persone con diagnosi di eziologia vascolare si è basata largamente sull'autopsia.
> Numerosi studi autoptici hanno indicato che la patologia subcorticale vascolare isolata è una causa relativamente rara di demenza, in cui la maggior parte dei casi ha una patologia di placche e grovigli da moderata a grave. Tuttavia, questi studi autoptici sono limitati poiché possono ...
Autori: Giovanni B. Frisoni, MD, del Fatebenefratelli IRCCS (GBF), via Pilastroni 4, 25125 Brescia; William J. Jagust, MD, del Helen Wills Neuroscience Institute (WJJ), University of California Berkeley, Berkeley.
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Pubblicato in Neurology il 5 luglio 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.
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