Gli anziani con un deterioramento sia uditivo che visivo (doppio deterioramento sensoriale) hanno avuto un rischio significativamente più alto per la demenza in un recente studio pubblicato su Alzheimer's & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring.
Nello studio su 2.051 anziani (22,8% con disabilità uditiva o visiva e 5.1% con entrambe le disabilità) che sono stati seguiti per otto anni, il doppio deterioramento sensoriale si è associato ad un rischio più alto dell'86% per la demenza, rispetto alla mancanza di disabilità sensoriali.
Durante lo studio, la demenza è insorta nel 14,3% in quelli senza deterioramento sensoriale, il 16,9% in quelli con una compromissione sensoriale e nel 28,8% di quelli con doppio deterioramento sensoriale.
I partecipanti con doppio deterioramento sensoriale hanno avuto anche una probabilità doppia di sviluppare il morbo di Alzheimer (la forma più comune di demenza) rispetto a quelli senza disabilità sensoriali.
“La valutazione della visione e dell'udito negli anziani può prevedere chi svilupperà la demenza e l'Alzheimer. Questo ha importanti implicazioni per identificare i potenziali partecipanti agli esperimenti di prevenzione per l'Alzheimer, così come per verificare se i trattamenti per la perdita di vista e udito possono modificare il rischio di demenza“, ha detto il primo autore Phillip Hwang, dell'Università di Washington.
Fonte: University of Washington, Seattle via Wiley (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Phillip Hwang, W.T. Longstreth Jr, Willa Brenowitz, Stephen Thielke, Oscar Lopez, Courtney Francis, Steven DeKosky, Annette Fitzpatrick. Dual sensory impairment in older adults and risk of dementia from the GEM Study. Alzheimer's & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring, 7 Jul 2020, DOI
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.