Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Capire il legame tra perdita di udito e demenza

Degli scienziati hanno sviluppato una nuova teoria su come la perdita dell'udito può causare la demenza, e credono che affrontare questa compromissione sensoriale precoce possa aiutare a prevenire la malattia. Negli studi epidemiologici la perdita dell'udito ha dimostrato di essere legata alla demenza e può essere responsabile di un decimo dei 47 milioni di casi in tutto il mondo.


Ora un team dell'Università di Newcastle, pubblicando il suo studio sulla rivista Neuron, ha sviluppato una nuova teoria per spiegare come un disturbo dell'orecchio può portare al morbo di Alzheimer (MA), un concetto mai proposto finora. Si spera che questa nuova comprensione possa diventare un passo significativo verso un avanzamento della ricerca sul MA e su come prevenire la malattia per le generazioni future.

 

Considerazioni cruciali

Gli esperti di Newcastle hanno considerato tre aspetti chiave: una causa comune sottostante sia alla perdita dell'udito che alla demenza; mancanza di stimoli legati al suono che conduce al restringimento del cervello; e deterioramento cognitivo che induce le persone a impegnare più risorse cerebrali per compensare la perdita di udito, che quindi non saranno più disponibili per altri compiti.


Il team proporre un punto di vista nuovo che si concentra sui centri di memoria in profondità nel lobo temporale. Il loro lavoro recente indica che questa parte del cervello, di solito associata alla memoria a lungo termine per i luoghi e gli eventi, si occupa anche di immagazzinare e manipolare le  informazioni uditive a breve termine.


Essi considerano le spiegazioni per cui i cambiamenti nell'attività cerebrale a causa della perdita di udito potrebbero promuovere direttamente la presenza di proteine ​​anomale che causano il MA, e quindi innescare la malattia.


Il professor Tim Griffiths, dalla Facoltà di Scienze Mediche della Newcastle University, ha detto:

“La sfida è stata spiegare come un disturbo dell'orecchio può portare a un problema degenerativo del cervello. Suggeriamo una nuova teoria in base al modo in cui usiamo quello che è generalmente considerato il sistema di memoria nel cervello, quando abbiamo difficoltà di ascolto in ambienti del mondo reale”.


Il lavoro sui meccanismi dell'ascolto difficile è un tema centrale del gruppo di ricerca, che comprende ricercatori di Newcastle, della UCL e della Iowa University. Il dott. Will Sedley, dalla Facoltà di Scienze Mediche della Newcastle University, ha detto:

“Questo sistema di memoria impegnata nell'ascolto difficile è il sito più comune di insorgenza del MA. Noi proponiamo che l'attività alterata nel sistema di memoria causata dalla perdita di udito e il MA si innescano tra loro. I ricercatori adesso devono esaminare questo meccanismo in modelli di processo patologico per verificare se questa nuova teoria è giusta”.


Gli esperti hanno sviluppato la teoria di questo importante legame con la perdita dell'udito mettendo insieme le scoperte di una serie di studi umani e su modelli animali. Il lavoro futuro continuerà a esaminare questa area.

 

 

 


Fonte: Newcastle University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Timothy Griffiths, Meher Lad, Sukhbinder Kumar, Emma Holmes, Bob McMurray, Eleanor Maguire, Alexander Billig, William Sedley. How Can Hearing Loss Cause Dementia? Neuron, 31 Aug 2020, DOI

Copyright:
Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.