Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Melatonina: un integratore che aumenta effettivamente la memoria (dei topi)

Cerca nello scaffale degli integratori del tuo supermercato locale e troverai olio di pesce, ginkgo, vitamina E e ginseng, tutti reclamizzati come potenziatori della memoria, che possono aiutarti a evitare il declino cognitivo. Troverai anche la melatonina, venduta principalmente come integratore del sonno.


Ora sembra che i venditori di melatonina debbano ripensarci. In un nuovo studio, ricercatori guidati da Atsuhiko Hatori della Tokyo Medical e Dental University (TMDU) in Giappone, hanno dimostrato che la melatonina e due dei suoi metaboliti aiutano i ricordi a restare nel cervello e possono proteggere i topi, e potenzialmente le persone, dal declino cognitivo.


Uno dei modi più semplici per testare la memoria nei topi è affidarsi alla loro naturale tendenza a esaminare oggetti sconosciuti. Data loro una scelta, passeranno più tempo a controllare oggetti sconosciuti che quelli familiari.


Il trucco è che perché qualcosa sia familiare, deve essere ricordato. Come nelle persone, il declino cognitivo dei topi si manifesta come cattiva memoria e, se testato sul riconoscimento di questo nuovo oggetto, si comportano come se entrambi gli oggetti fossero nuovi.


Il gruppo di ricercatori della TMDU era incuriosito dai metaboliti della melatonina, le molecole in cui si suddivide la melatonina dopo essere entrata nel corpo. Hattori spiega:

"Sappiamo che la melatonina viene convertita in N1-Acetil-N2-Formyl-5-Metoxykynuramina (AFMK) e N1-Acetil-5-Metoxykyknuramina (AMK) nel cervello, e sospettiamo che questi metaboliti potrebbero promuovere la cognizione".


Per testare la loro ipotesi, i ricercatori hanno fatto familiarizzare dei topi con degli oggetti e 1 ora dopo hanno dato loro dosi di melatonina e i due metaboliti. Quindi, hanno testato la loro memoria il giorno successivo. Hanno scoperto che la memoria è migliorata dopo il trattamento, e che l'AMK era il più efficace. Tutti e tre si erano accumulati nella regione dell'ippocampo del cervello, una regione importante per trasformare esperienze in ricordi.


Per i topi giovani, l'esposizione a un oggetto tre volte in un giorno è sufficiente per essere ricordato il giorno successivo sul compito di riconoscimento del nuovo oggetto. Al contrario, i topi più anziani si comportano come se entrambi gli oggetti fossero nuovi e non familiari, un segno di declino cognitivo. Tuttavia, con una dose di AMK 15 minuti dopo un'unica esposizione a un oggetto, i topi più anziani sono riusciti a ricordare gli oggetti fino a 4 giorni dopo.


Infine, i ricercatori hanno scoperto che la formazione della memoria a lungo termine non poteva essere migliorata dopo aver impedito alla melatonina di essere convertita in AMK nel cervello. Secondo Hattori:

"Abbiamo dimostrato che il metabolite AMK della melatonina può facilitare la formazione della memoria a tutte le età dei topi. Il suo effetto sui topi più anziani è particolarmente incoraggiante e speriamo che studi futuri mostreranno effetti simili nelle persone anziane. Se ciò accadrà, potremmo infine usare la terapia AMK per ridurre la gravità del lieve deterioramento cognitivo e la sua potenziale conversione in morbo di Alzheimer".

 

 

 


Fonte: Tokyo Medical and Dental University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Hikaru Iwashita, Yukihisa Matsumoto, Yusuke Maruyama, Kazuki Watanabe, Atsuhiko Chiba, Atsuhiko Hattori. The melatonin metabolite N1-acetyl-5-methoxykynuramine facilitates long-term object memory in young and aging mice. Journal of Pineal Research, 30 Oct 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)