Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alluminio è associato in modo complesso all'Alzheimer familiare

Nuovi dati, pubblicati sul Journal of Alzheimer's Disease Reports, dimostrano che l'alluminio è presente nelle stesse posizioni della proteina tau fosforilata nei grovigli all'interno dei neuroni del cervello di morbo di Alzheimer (MA) familiare o a insorgenza precoce.


Questo studio si è basato su due precedenti studi pubblicati dallo stesso gruppo, nella stessa rivista scientifica.


"La presenza di questi grovigli è associata alla morte cellulare neuronale, e le osservazioni dell'alluminio in questi grovigli possono evidenziare un ruolo dell'alluminio nella loro formazione", ha spiegato il primo autore Matthew John Mold PhD, della Keele University (Staffordshire / GB).


La ricerca precedente aveva evidenziato la co-localizzazione diffusa di alluminio e amiloide-β nel tessuto cerebrale del MA familiare. Nello studio attuale i ricercatori hanno usato un metodo altamente selettivo di immunomarcatura, combinato con la microscopia a fluorescenza specifica per l'alluminio.


La tau fosforilata nei grovigli compresente con l'alluminio nel tessuto cerebrale è stata identificata nella stessa coorte di donatori colombiani con MA familiare.


"È interessante e forse significativo rispetto al ruolo dell'alluminio nel MA che la sua associazione inequivocabile con la tau non sia facilmente riconoscibile come quella con l'amiloide-β. Ci sono molti più aggregati di alluminio con amiloide-β rispetto a quelli con la tau in questi tessuti e questi ultimi sono prevalentemente intracellulari", ha commentato il coautore senior, professore Christopher Exley.


Secondo il dott. George Perry, redattore-capo del Journal of Alzheimer's Disease,

"L'accumulo di alluminio è associato al MA da quasi mezzo secolo, ma sono gli studi meticolosamente specifici dei dott. Mold ed Exley che stanno definendo l'esatta interazione molecolare dell'alluminio e degli altri metalli multivalenti che possono essere fondamentali per la formazione della patologia del MA".


Il dott. Mold ha detto:

"I nuovi dati possono suggerire che l'associazione tra l'alluminio e le placche extracellulari senili precede quella con gli aggregati intracellulari di tau. Queste relazioni con amiloide-β e tau possono spiegare gli alti livelli di alluminio osservati nel tessuto cerebrale dei donatori con MA familiare, in confronto a quelli senza una diagnosi di malattia neurodegenerativa.

"Tau e amiloide-beta sono noti per agire in sinergia producendo neurotossicità nel MA e i nostri dati forniscono nuove prove del ruolo dell'alluminio in questo processo".

 

 

 


Fonte: IOS Press via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Matthew John Mold, Adam O’Farrell, Benjamin Morris, Christopher Exley. Aluminum and Tau in Neurofibrillary Tangles in Familial Alzheimer’s Disease. Journal of Alzheimer's Disease Reports, 9 Apr 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)