Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer: futuro mancato o momento guadagnato?

Nel mio libro c'è una sezione che inizia così:

"Quante volte ci sediamo lì, un lunedì mattina al lavoro, e non desideriamo altro che arrivi il weekend? O speriamo che le settimane passino fino alla vacanza tanto attesa? E poi arriva qualcosa che ci ferma proprio sulla nostra strada: un divorzio, una morte, una malattia progressiva. Qualcosa che ci ricorda che c'è solo oggi".


Alcune persone, dopo la diagnosi, pensano solo alle perdite, pensano solo a ciò che si prospetta nel futuro. I partner sono spesso quelli che sentono maggiormente la perdita poiché è stato loro tolto il futuro che speravano. Questo spesso porta la persona con demenza a sentirsi incredibilmente colpevole per aver abbandonato il proprio partner.


Ero solita programmare il futuro, un piano per la pensione, un sogno del futuro, ma ora, semplicemente, non mi dilungo su quei tempi poiché ora sono in qualche modo irrilevanti.


Perché soffermarsi su ciò che ti rende triste? Sì, pianifica il futuro, metti le cose a posto, fai conoscere i tuoi desideri a quelli più vicini a te, fai quelle difficili conversazioni. Ma poi chiudi quel file.


Non mi dilungo sull'inevitabilità di ciò che mi farà la demenza. Per me, quelli sono secondi, minuti, ore e giorni sprecati. Non posso impedirlo, quindi per quale ragione pensarci?


Invece goditi oggi, goditi il ​​momento che abbiamo ora. Questo è vero per la persona diagnosticata ma anche per quelli più vicini a lei. La persona più vicina, che sia partner, figlio o amico, pensa spesso a quanto sarà diverso il futuro da quello che pensava.


Ovviamente questo lo rende triste e sconvolto, e talvolta risentito contro la persona diagnosticata per averle rubato i bei tempi che aveva davanti. Questo a sua volta porta colpa, discussioni, impazienza.


Le relazioni cambiano quando la demenza entra nelle nostre vite. Questo è il motivo per cui dico sempre che, quando ho ricevuto la diagnosi di demenza, così è stato per tutti coloro che sono intorno a me, specialmente le mie figlie. Abbiamo bisogno di allontanarci dal mettere a fuoco l'individuo e passare al quadro più ampio.


Tutti hanno bisogno di supporto quando qualcuno viene diagnosticato. Le coppie hanno bisogno di aiuto per venire a patti con la relazione che cambia. Le famiglie hanno bisogno di supporto per imparare come spiegare le circostanze ai bambini.


Dobbiamo imparare a goderci il momento, il futuro arriverà abbastanza presto.


Il mio motto è: 'Non piangere per le perdite, non piangere per quello che non avrai, non piangere per il futuro e se lo fai, allora fai un bel pianto e lascia perdere'.

Invece sorridi e ridi oggi e se oggi è una brutta giornata ... allora domani potrebbe essere meglio.


Difficile, senza dubbio, ma vale la pena pensarci ... che dici?

 

 

 


Fonte: Wendy Mitchell, autrice del libro Somebody I used to know ('Qualcuno che conoscevo').

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.