Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo test può rilevare le placche all'inizio dell'Alzheimer

Cosa è il test Lumipulse per l'Alzheimer?

Lumipulse test

A maggio, la statunitense Food and Drug Administration ha autorizzato Fujirebio Diagnostics Inc. di Malvern/Pennsylvania a commercializzare il test Lumipulse (G B-amyloid Ratio [1-42/1-40]).


Il test, che ha ricevuto la Breakthrough Device Designation (Dispositivo Rivoluzionario) dalla FDA, è il primo test diagnostico in vitro autorizzato dalla FDA negli Stati Uniti per aiutare a misurare la patologia amiloide-β (Aβ) nei pazienti in valutazione per il morbo di Alzheimer (MA) e per altre cause di declino cognitivo.


Si ritiene che la presenza di placche di Aβ nel cervello, caratteristiche del MA, sia un fattore che contribuisce alla perdita della funzione cognitiva. La valutazione accurata di questa patologia amiloide è difficile e in genere i medici si basano principalmente su valutazioni cognitive, che includono test cognitivi.


Eppure, secondo uno studio apparso su Annals of Neurology nel 2009 di Patricia Boyle et al., una diagnosi di MA nelle prime fasi della malattia, basata prevalentemente sui test cognitivi, ha dimostrato di non essere corretta per circa il 50/60% dei pazienti.


Il test Lumipulse offre un'alternativa all'attuale protocollo per determinare la patologia dell'Aβ, come la tomografia a emissione di positroni (PET) per l'Aβ, che può essere costosa, soggettiva, richiede tempo, è spesso inaccessibile a molti americani e spesso non coperta da alcune assicurazioni sanitarie. Il test, destinato all'uso negli over-55 con deterioramento cognitivo, che vengono valutati per il MA e altre cause di declino cognitivo, è accurato e poco invasivo e può rilevare la formazione delle placche amiloidi all'inizio della malattia.


“Con il test Lumipulse, c'è ora una nuova opzione, che in genere può essere completata lo stesso giorno e può fornire ai medici le stesse informazioni relative allo stato del cervello e dell'amiloide, senza il rischio di radiazioni, per aiutare a determinare se il deterioramento cognitivo di un paziente è dovuta al MA", ha dichiarato in un comunicato stampa Jeff Suren MD/JD, direttore del Center for Devices and Radiological Health della FDA.


Per l'individuo che ha un declino cognitivo, ottenere una diagnosi precoce e accurata è importante per le opzioni di pianificazione e di trattamento precoce. Anche se le placche amiloidi possono essere presenti in altre malattie, riuscire a rilevare la presenza di placca, insieme ad altre valutazioni, aiuta i medici a determinare la probabile causa dei sintomi e degli esiti dell'individuo.


Un risultato positivo del test Lumipulse è coerente con la presenza di placche amiloidi. Un risultato negativo riduce la probabilità che il deterioramento cognitivo dell'individuo sia dovuto al MA, inducendo i medici a cercare altre cause del declino cognitivo e di demenza. Il test non è destinato a essere usato come selezione o analisi diagnostica autonoma e si potrebbe vedere anche un risultato positivo del test in soggetti con altri tipi di condizioni neurologiche.


I rischi associati al test Lumipulse includono la possibilità di risultati falsi positivi e falsi negativi, motivo per cui non è un test autonomo e devono essere eseguite altre valutazioni cliniche e ulteriori test per determinare le opzioni di trattamento. Il test Lumipulse viene eseguito in tutto il paese, nei laboratori clinici che hanno il sistema strumento Lumipulse G1200 di Fujirebio (foto).

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)