Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


JADE Health: azione congiunta europea per ridurre l'impatto della demenza e di altri disturbi neurologici

 Jade Health logo

JADE Health (Joint Action addressing Dementia and Health) è una azione congiunta (JA,Joint Action) che mira a ridurre l'impatto della demenza e di altri disturbi neurologici, integrando le migliori pratiche validate e interventi (costi-)efficaci tra i diversi Paesi e regioni attraverso progetti pilota transnazionali, rafforzando e completando le politiche e i programmi esistenti. La JA è finanziata dal programma EU4Health dell'Unione Europea (UE), ha la durata di tre anni ed è coordinata a livello europeo e nazionale dalla Fundación Para La Formación e Investigación de los Profesionales de la Salud de Extremadura (FUNDESALUD).

Alla JA partecipa anche l’Italia, con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in due pacchetti di lavoro (WP, work package):

  • come leader del WP7 - “Towards a harmonized and synergistic prevention of dementia and stroke” che ha l’obiettivo di di caratterizzare le attività di prevenzione primaria e secondaria della demenza e dell'ictus nei Paesi partner, definire strategie armonizzate sostenibili e condivise, con lo scopo di supportare il processo decisionale e di politica. Alle attività parteciperanno due entità affiliate, azienda ULSS 4 Veneto orientale (Promis) e Rete delle neuroscienze e della neuroriabilitazione-RIN e 7 partner associati, ovvero le Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, l’Azienda Ligure Sanitaria della Regione Liguria, l’Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria 1, l'università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e l'IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna
  • nell’ambito del WP8 - “Care pathways for persons with dementia and neurodegenerative disorders” il cui leader è la Lithuanian University of Health Sciences. L’obiettivo del WP8 è di supportare decisioni basate su evidenze scientifiche per attività post-diagnosi e sviluppare 8 progetti pilota in 5 Paesi al fine di migliorare la cura delle persone con demenza e disturbi neurodegenerativi.


L'incontro di partenza

Il 12-13 febbraio 2025 si è tenuto l'evento di lancio della JAJADE Health a Mérida, in Spagna, organizzato da FUNDESALUD, ente capofila e coordinatore del consorzio. L'evento ha riunito i partner del progetto provenienti da 17 Paesi (Spagna, Danimarca, Malta, Estonia, Norvegia, Italia, Ucraina, Germania, Slovenia, Finlandia, Lettonia, Polonia, Bulgaria, Ungheria, Croazia, Repubblica Ceca e Lituania), 22 entità affiliate e 8 partner associati, insieme a importanti enti interessati.

Durante la due giorni, sono stati discussi i 44 progetti pilota che verranno realizzati nel corso dell’iniziativa. Inoltre, hanno partecipato 115 rappresentanti di 17 progetti europei e 6 iniziative dell'UE.

L'evento ha rappresentato un'opportunità unica per approfondire le sfide, gli obiettivi principali e i componenti chiave del progetto, in linea con Comprehensive Approach to Mental Health 2023 della Commissione Europea. Inoltre, ha facilitato la creazione di una visione comune tra i partner, puntando sulla selezione delle migliori pratiche e modelli di assistenza per l’adattamento e delineando i prossimi passi per l'attuazione delle attività dei WP. l progetto JADE Health ha ricevuto finanziamenti dall'Unione Europea nell'ambito del Programma EU4Health.

Primo giorno

Al primo giorno della riunione di lancio di JADE Health hanno partecipato importanti relatori. Antonio Parenti, Direttore per la Salute Pubblica, il Cancro e la Sicurezza Umana presso la Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare della Commissione Europea (DG SANTE), ha tenuto un intervento sulla prospettiva della DG SANTE nel campo della demenza. Corinne Salinas, Project Officer di HaDEA, ha presentato le linee guida per la gestione del progetto, sottolineando l'importanza della diffusione dei risultati e della visibilità del finanziamento della Commissione Europea. Entrambi hanno evidenziato la necessità di sinergie con altre iniziative e progetti europei per ottimizzare risorse e attività.

Inoltre, Ana Díaz dell’organizzazione Alzheimer Europe ha illustrato le attività in corso per ridurre il peso della malattia di Alzheimer, creare strategie personalizzate e combattere lo stigma. Teun Toebes, della fondazione Human Frontier, ha spiegato come l’attivismo possa contribuire a ridurre l'impatto della demenza e sviluppare nuovi modelli di assistenza. Anche altri progetti europei hanno preso parte alla riunione di lancio di JADE Health, tra cui la Joint Action in Mental Health MENTOR – Mental Health Together e il progetto CARE4Elders, finalizzato allo sviluppo di pratiche innovative per affrontare la demenza e ridurre lo stigma.

Successivamente, i leader dei vari WP hanno presentato le attività previste:

  • Bernardino Morillo e Ainhoa Gonzálvez di Fundesalud (Spagna), coordinatori del progetto e leader del WP1 (managment and coordination), hanno spiegato le regole per la corretta gestione tecnica e finanziaria del progetto
  • Inés Rey di FICYT (Spagna), leader del WP2 (Communication and dissemination), ha presentato il sito web, i social network del progetto e le linee guida per la comunicazione e la diffusione dei risultati
  • Karmen Korda dell'Istituto Nazionale di Sanità della Croazia (CIPH), leader del WP3 (Methodology and evaluation), ha illustrato il sistema di monitoraggio e valutazione del progetto
  • Becze Orsoloya e Tóth Dóra del Centro Servizi Sanitari Nazionale dell’Ungheria (OKFO), leader del WP4 (Sustainability), hanno mostrato come sarà sviluppato il piano di sostenibilità.

Secondo giorno

Durante il secondo giorno della riunione hanno partecipato altri importanti relatori come Ledia Lazeri, dell’OMS, che ha illustrato le principali attività che l'OMS sta portando avanti nel campo della demenza, come il Piano d'Azione Globale sulla Risposta di Sanità Pubblica alla Demenza (2017-2025) e il programma iSupport for Dementia, un'iniziativa di auto-aiuto e formazione per i caregiver. Lazeri ha anche annunciato che l'OMS sta lavorando al secondo Programma Europeo di Lavoro (2025-2030).

Inoltre:

  • Alexander Rommel del Robert Koch-Institut (Germania), co-leader del WP5 (Health literacy and data accessibility), ha spiegato come sarà analizzata l'epidemiologia delle malattie neurodegenerative e l’alfabetizzazione sanitaria della popolazione
  • Alexandre Dimitrov e Ivo Popivanov della Bulgarian Society of Dementia (BDS), leader del WP6 (Early detection of neurocognitive disorders), hanno illustrato come miglioreranno il rilevamento precoce dei disturbi neurocognitivi
  • Guido Bellomo dell’Istituto Superiore di Sanità (Italia), leader del WP7 (Towards a harmonized and synergistic prevention of dementia and stroke), ha descritto le attività per definire un quadro comune per la prevenzione della demenza e dell’ictus nei paesi del progetto JADE Health
  • Jurate Macijauskiene e Ida Liseckiene dell’Università di Scienze della Salute della Lituania (LSMU), leader del WP8 (Care pathways for persons with dementia and neurodegenerative disorders), hanno presentato le raccomandazioni specifiche per ogni paese riguardo lo sviluppo di percorsi clinici integrati per la demenza e le malattie neurodegenerative
  • Sonja Hansen (Aarhus Kommune, Danimarca), Nadia Blecha (DZNE, Germania) e Magdalena Kuźma-Kozakiewicz (Università Medica di Varsavia, Polonia), leader e co-leader del WP9 (Person-centred new care models), hanno discusso le strategie per identificare i bisogni insoddisfatti nei modelli di assistenza emergenti in Europa
  • Bernardino Morillo e Elisabeth García (Fundesalud, Spagna) e Tatjana Krajnc-Nikolić (Istituto Nazionale di Sanità Pubblica della Slovenia), leader e co-leader del WP10 (Vulnerable groups and stigma awareness raising), hanno illustrato come svilupperanno strategie per sostenere i pazienti vulnerabili con demenza, i loro caregiver e familiari, contribuendo a ridurre lo stigma.

 

 

 


Fonte: Istituto Superiore di Sanità

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)