Dopo un decennio di ricerche, gli scienziati hanno infine confermato che il metodo di tomografia a emissione di positroni (PET) individua in modo sicuro e con precisione la demenza, compresa la forma più comune e devastante tra gli anziani, il morbo di Alzheimer.
Ricercatori hanno esaminato numerosi studi con PET per valutare una tecnica di visualizzazione molecolare che combina la PET, che fornisce immagini funzionali dei processi biologici, con una iniezione di biomarcatura denominata 18F-FDG per individuare le aree chiave di declino metabolico nel cervello che indicano la demenza.
Avere l'evidenza fisiologica della malattia neurodegenerativa via visualizzazione con PET, potrebbe fornire ai medici le informazioni necessarie per effettuare diagnosi accurate molto prima di quanto successo fin'ora. "I nuovi dati supportano il ruolo della PET con 18F-FDG, come un metodo diagnostico efficace in più degli altri già utilizzati per valutare i pazienti con sintomi di demenza", ha detto Nicolaas Bohnen, MD, PhD, autore principale dello studio e professore di radiologia e neurologia all'Università del Michigan a Ann Arbor nel Michigan. "La revisione ha identificato anche nuova documentazione che mostra i benefici di questa tecnica di imaging non solo per aiutare a diagnosticare la demenza, ma anche per migliorare la fiducia del medico quando deve diagnosticare la demenza. Questo processo può essere difficile per i medici, soprattutto quando si valutano pazienti più giovani o coloro che hanno segni deboli della malattia", ha affermato.
I medici possono utilizzare la FDG-PET con precisione non solo per aiutare la diagnosi di demenza, ma anche per distinguere tra i diversi disordini. Il ruolo dell'imaging molecolare nella diagnosi di demenza si è ampliato a sufficienza perché i criteri ufficiali utilizzati dai medici per diagnosticare i pazienti ora comprendano le prove fornite da studi di imaging molecolare. Dopo aver esaminato 11 studi che effettuati fin dal 2000, che hanno superato le norme più severe delle revisioni, i ricercatori concludono che la 18F-FDG è altamente efficace per rilevare la presenza e il tipo di demenza. "L'utilizzo del 18F-FDG PET nella valutazione dei pazienti con demenza è in grado di migliorare l'accuratezza diagnostica, e portare a trattamenti precoci e migliore l'assistenza al paziente", ha detto Bohnen, aggiungendo che "Prima facciamo la diagnosi, tanto più siamo in grado di alleviare l'incertezza e la sofferenza dei pazienti e delle loro famiglie".
La ricerca appare nel numero di gennaio di The Journal of Nuclear Medicine.
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Pubblicato in DNA India il 7 gennaio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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