Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il danno ossidativo è fattore di rischio significativo in varie malattie, dall'artrite all'Alzheimer

Secondo un comunicato stampa di Nutri-Med Logic Corp, uno studio di recente pubblicazione in Antioxidant and Redox Signaling Journal, suggerisce uno squilibrio tra la difesa anti-ossidante e i radicali liberi, come fattore che contribuisce alla formazione impropria delle proteine ed è in relazione alle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.

I radicali liberi sono molecole non equilibrate, centrate su ossigeno o azoto e per bilanciare se stesse, asportano elettroni da altre molecole, provocando uno squilibrio e, di conseguenza, provocando danni al corpo umano.

La mancanza di anti-ossidante cellulare di difesa provoca un accumulo di radicali liberi, che quindi danneggia le membrane, le proteine e tutto il resto fino ai mitocondri cellulari. È interessante notare che allo stesso modo che l'infiammazione è ritenuta presenti e/o causa di malattie che vanno dall'artrite all'Alzheimer, la mancanza di anti-ossidanti di difesa (squilibrio Redox) sta seguendo la stessa via. (1)

Arthritis and Rheumatism, rivista mensile ufficiale della American College of Rheumatology, che ha effettuato una grande analisi delle proteine nei pazienti con artrite reumatoide, anche recentemente ha pubblicato uno studio che coinvolge un meccanismo cellulare per la progressione dell'artrite reumatoide. Questo meccanismo è il percorsi di ossidazione / riduzione cellulare (Redox). La sua deregolazione si ritiene causa dell'avanzamento dell'artrite reumatoide mentre la sua regolazione è in fase di studio per lo sviluppo di farmaci anti-cancro (2, 3). Questi studi recenti stanno prendendo di mira o coinvolgendo lo squilibrio Redox nelle malattie che vanno dall'artrite reumatoide all'Alzheimer, nello stesso modo in cui sono iniziati gli studi sul ruolo dell'infiammazione e, successivamente, sono diventati il centro dell'attenzione.

Secondo lo studio pubblicaot su Antioxidant and Redox Signaling Journal, l'ossidazione delle proteine da parte dei radicali liberi può presentare un significato fisiologico e patologico e, inoltre, la modifica delle proteine attraverso i radicali liberi sarebbe in correlazione con malattie come l'Alzheimer. È interessante notare che anche lo studio in Journal of Arthritis and Rheumatism, ha riferito che dallo screening differenziale di 100 proteine, è risultato essere un fattore predominante la deregolazione delle proteine da riduzione dell'ossidazione nei sinoviociti di tipo fibroblasto (FLS), che può contribuire alla sviluppo e nella progressione dell'artrite reumatoide. (2)

Inoltre, secondo il Dipartimento di Medicina Interna dell'Università di Miami, il Redox cellulare è regolato da tre sistemi che contrastano i radicali liberi. Due dei sistemi di cui sopra sono regolati da glutatione. Troppi radicali liberi provocano l'ossidazione del glutatione. (3)

[...]

 

1. Can J Physiol Pharmacol. 1987 Sep;65(9):1805-15.
2. Arthritis Rheum. 2011 Oct 17
3. Drugs. 2011 Jul 30;71(11):1385-96
[...]

Testo integrale qui.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Pubblicato in SF Gate il 15 gennaio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.