Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer: 3 nuovi farmaci possono essere la speranza finale

Stiamo per scoprire se presto ci sarà un modo per rallentare il decorso della malattia di Alzheimer.

Più o meno entro un mese si attendono i risultati di studi cruciali su due farmaci che mirano a cancellare le placche adesive che guastano il cervello dei pazienti. Uno studio fondamentale di un terzo farmaco si concluderà entro la fine dell'anno, e i risultati di un piccolo test precoce saranno riferiti la prossima settimana alla conferenza di Alzheimer in Vancouver nella British Columbia del Canada.

 

- / SF
Si prevede che i casi [di Alzheimer] in America aumenteranno
Grafico a sinistra: Proiezione del numero di americani di 65 anni e oltre con Alzheimer dal 2010
(5,4 milioni) al 2050 (13,2 milioni). Grafico a destra: Evoluzione percentuale delle cause di
morte negli USA dal 2000 al 2008 (HIV>AIDS, Stroke=Attacco cardiaco, Heat disease=Malattie
cardiovascolari, Prostate cancer=Cancro alla prostata, Breast cancer=Cancro al seno.

Queste sono praticamente le ultime sperimentazioni di fase avanzata superstiti, dopo più di un decennio di tentativi falliti per sviluppare un farmaco per fermare la malattia che ruba la mente. I farmaci attuali, come Aricept e Namenda alleviano i sintomi solo per poco tempo. Non c'è cura conosciuta. Esperti dicono che se falliscono anche questa volta, le aziende farmaceutiche potrebbero uscire dal settore dalla frustrazione, lasciando poche speranze ai milioni di persone con la malattia. Si stima che 35 milioni di persone nel mondo soffrono di demenza, che include l'Alzheimer. Negli Stati Uniti, gli esperti dicono che circa 5 milioni di persone hanno l'Alzheimer.

I tre trattamenti in fase di sperimentazione non sono nemmeno farmaci nel tradizionale senso chimico. Sono anticorpi, proteine prodotte dal sistema immunitario che promuovono l'eliminazione dell'amiloide, la sostanza che forma la placca.

Speriamo in bene

E' una strategia con una storia a scacchi, e gli scienziati non sono ancora sicuri che l'amiloide provochi l'Alzheimer o che rimuovendolo si provocherà qualcosa di positivo nelle persone che hanno già sintomi. Ma ci sono alcuni segni di speranza che possano essere sulla strada giusta. Tutti nel settore stanno probabilmente trattenendo il respiro in attesa che qualcosa di positivo esca da questi studi", ha detto il dottor Ronald Petersen, direttore dell'Alzheimer's Disease Research Center della Mayo Clinic. "Potrebbe non essere una mossa vincente" per migliorare la memoria e la cognizione, ma se l'imaging cerebrale o il test sul fluido spinale mostra che i farmaci stanno colpendo il bersaglio, "essi saranno considerati dei successi", ha detto.

I tre farmaci e i relativi sviluppatori sono:

  • Bapineuzumab da Janssen Alzheimer Immunotherapy Unit, consociata della Pfizer Inc. e Johnson & Johnson.
  • Solanezumab, di Eli Lilly & Co.
  • Gammagard, da Baxter International Inc.

Tutti sono somministrati come periodiche infusioni endovenose; alcune aziende stanno cercando di riformularli in modo da somminstrarli come iniezioni. Se un importante studio dimostra che uno dei farmaci funziona, ci sarà un grande sforzo per renderlo più conveniente e pratico, prevede William Thies, direttore scientifico della Alzheimer's Association. E comunque probabilmente sarà molto costoso.

I primi due della lista sono singoli anticorpi anti-amiloide prodotti in laboratorio. Il Gammagard è una immunoglobulina per via endovenosa (IVIG): anticorpi multipli e naturali presi dal sangue. Una mezza dozzina di società vendono già IVIG per il trattamento del sistema immunitario e delle malattie del sangue. Ci vogliono 130 donazioni di plasma per produrne abbastanza da trattare un paziente per un anno.

Cure costose

Curare l'Alzheimer con IVIG costerebbe da 2.000 a 5.000 dollari ogni due settimane, a seconda del peso del paziente, ha detto il dottor Norman Relkin, responsabile di un programma di disturbi della memoria al Presbyterian Hospital / Weill Cornell Medical Center di New York. Svolge attività di consulenza per alcuni produttori di farmaci e ha i brevetti per i test che misurano l'amiloide. Relkin sta inoltre conducendo uno stadio avanzato del Gammagard su 400 pazienti, che terminerà alla fine di quest'anno. Uno studio precedente molto più piccolo, che egli ha condotto, ha mostrato minore restringimento del cervello tra le persone che ricevono il farmaco rispetto a quelle che ricevono iniezioni di placebo. "E' stato così sorprendente che l'ho inviato a due laboratori per la verifica indipendente", ha detto Relkin.

In this Sunday, July 8, 2012 photo, Jason Marder shops with his wife, Karin Marder, at a grocery store in New York. Jason Marder, who turned 70 on Tuesday, July 10, 2012, was diagnosed with Alzheimer's more than eight years ago. In the roughly five years that her husband has taken Gammagard, "there has been decline" in his health but it is very minimal and the kind of slowing down you might expect from ordinary aging, she said. "He travels the subways, he does things that you and I do. And our quality of life together is what's most important." (AP Photo/Seth Wenig) Photo: Seth Wenig, Associated Press / SF

La prossima settimana, in occasione della Conferenza Internazionale sull'Alzheimer in Canada, Relkin farà una relazione sulla progressione triennale di 16 pazienti sui 24 arruolati in origine in quello studio precedente. Jason Marder (foto sotto, con la moglie Karin) è tra questi. L'uomo di New York City, che ha compiuto 70 anni Martedì, ha avuto la diagnosi di Alzheimer più di otto anni fa.

"E 'stato devastante", ha detto la moglie, Karin. "Ho pensato: 'La nostra vita insieme come coppia è finita'. Ma in realtà non è accaduto, e devo veramente attribuire questo alla sperimentazione clinica". Nei circa cinque anni che il marito ha preso Gammagard, c'è stato il declino della sua salute, ma è minimo ed è il tipo di calo che ci si potrebbe aspettare da un invecchiamento normale, ha detto. "Viaggia nelle metropolitana, fa cose che facciamo io e te. E la qualità della nostra vita insieme è la cosa più importante", ha detto. Jason Marder ha detto che frequenta un corso di scrittura creativa, esegue commissioni per la moglie e corre in biciclette intorno alla città. Per quanto riguarda la malattia, "la combatto quanto più mi è possibile", ha detto. "Sento di poterla gestire".

Importanti studi verso la fine

E' impossibile dire come se la sarebbe cavata Marder senza il trattamento. Alcuni pazienti declinano rapidamente, mentre per altri non accade per anni. Le prove concrete provengono da studi di grandi dimensioni come quello che si concluderà entro la fine dell'anno, in cui un gruppo di pazienti che riceve il trattamento viene confrontato con un gruppo simile trattato a infusi placebo. Gli studi sui due altri farmaci sono già finiti e i risultati sono in fase di analisi. I risultati principali saranno annunciati probabilmente dalle società non appena noti, e i risultati dettagliati saranno presentati alle conferenze scientifiche nel mese di ottobre.


Relkin, che sta conducendo lo studio sul Gammagard, ha detto che se tutti e tre questi farmaci falliscono "siamo nei guai". Da nove anni non arriva un nuovo farmaco, neanche per aiutare i sintomi, ha detto. Petersen della Mayo Clinic è d'accordo. "Se sono negativi del tutto, l'impatto sul settore e le implicazioni per le grandi aziende farmaceutiche potrebbero essere enormi", ha detto. Le aziende "potrebbero uscire" dal settore del tutto, "dicendo semplicemente: 'Questa noce è troppo dura da rompere' ".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da
Marilynn Marchione in SanFranciscoGate il 11 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)