Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esperti di Alzheimer preparano percorso strategico

Una roadmap strategica per aiutare il sistema di assistenza sanitaria degli Stati Uniti a far fronte alla crisi imminente di salute pubblica causata dall'Alzheimer e dalle demenze correlate, sarà pubblicata questa settimana in Alzheimer's & Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association.

Il piano mira a collegare le più recenti scoperte scientifiche con l'assistenza clinica e mettere pazienti, famiglie, ricercatori, aziende farmaceutiche, agenzie di regolamentazione, e organizzazioni di difesa, dentro un insieme comune di obiettivi prioritari.


Il documento di consenso è il risultato di una riunione in Giugno di importanti ricercatori, attivisti e medici di Alzheimer, che si sono riuniti nel quadro del Marian S. Ware Alzheimer Program dell'Università della Pennsylvania. Oggi 5,4 milioni di persone vivono con la malattia, e più di 15 milioni di americani si occupano di assistere le persone con Alzheimer e altre forme di demenza, secondo l'Alzheimer's Association. L'Alzheimer è la sesta causa di morte negli Stati Uniti, e l'unica causa di morte tra le prime 10 negli Stati Uniti che non può essere evitata, guarita, o addirittura rallentata.


"Il nostro piano si propone di fornire un'assistenza di buona qualità ai pazienti affetti e alle famiglie, far avanzare la comprensione della fisiopatologia e la storia naturale dell'Alzheimer e delle altre demenze, sviluppare trattamenti efficaci per rallentare o prevenire queste malattie, e tradurre i progressi scientifici in politiche e pratiche di successo", scrivono gli autori. Gli esperti hanno sviluppato un insieme integrato con le priorità di raccomandazioni dopo l'incontro a giugno alla Penn. Quattro gruppi di lavoro, focalizzati su biomarcatori, ricerca sui servizi di assistenza clinica e sanitaria, sviluppo di farmaci ed Economia, Politica ed Etica Sanitaria, si erano incontrati separatamente per arrivare alla conferenza di giugno.

Il documento spiega i consigli di ogni gruppo, e stabilisce le priorità delle raccomandazioni cruciali, tra cui:

  • Accelerare la traduzione delle scoperte della ricerca nella pratica clinica attraverso la revisione del processo di regolamentazione e gli incentivi all'industria farmaceutica per sviluppare farmaci di AD.
  • Istituire un registro diversificato di anziani con e senza demenza.
  • Sviluppare un modello di stratificazione del rischio che incorpori indicatori demografici, genetici, biologici, cognitivi ed ambientali.
  • Aumentare il sostegno per far avanzare l'assistenza preziosa per i pazienti con Alzheimer e loro caregivers.
  • Considerare una legislazione tale da imporre che, fino a quando il valore clinico dei biomarcatori sia pienamente compreso, le informazioni acquisite attraverso gli studi dei biomarcatori non possano essere considerate nelle decisioni di assicurazione o impiego.


"Questo piano affronta le esigenze di un sistema sanitario veramente reattivo: integrare i servizi socio-sanitari così come i programmi di ricerca e di formazione che sostengono le persone con Alzheimer, i famigliari, e gli altri operatori sanitari lungo una traiettoria di malattia individuale e mutevole", ha detto l'autore principale Mary Naylor, PhD, RN, professore Marian S. Ware in Gerontologia, Direttrice del NewCourtland Center for Transitions and Health alla School of Nursing dell'Università della Pennsylvania.


Un editoriale di accompagnamento nella rivista nota che il documento del Ware Invitational Summit può servire come strumento importante per il prossimo Piano nazionale degli Stati Uniti per affrontare l'Alzheimer, in quanto fornisce idee concrete e politiche realizzabili, mantenendosi consapevole dei vincoli di bilancio e del rapporto costi-efficacia.


"L'Alzheimer è una malattia enorme e complessa, e siamo convinti che il pensiero creativo, la redefinizione della destinazione dei fondi esistenti, la vigilanza nella riduzione degli sprechi, e un focus costante sul rapporto costo-efficacia, contribuirà a rendere queste raccomandazioni una meritata realtà"
, ha dichiarato John Trojanowski, MD , PhD, autore senior, direttore del Alzheimer's Disease Core Center dalla Penn, finanziato dal National Institute of Aging, e professore di Patologia e Medicina di Laboratorio alla Scuola di Medicina Perelman dell'Università della Pennsylvania.


"Le varie prospettive raccolte da questo rapporto forniscono una guida costruttiva, etica ed economica ai politici", ha detto il secondo autore Jason Karlawish, MD, direttore associato del Centro della Memoria della Penn e professore di medicina ed etica medica e politica sanitaria nella Scuola di Medicina Perelman. "Le raccomandazioni sono una tabella di marcia chiara per mettere insieme caregivers, ricercatori, medici e gruppi di difesa e fornire loro la necessaria assistenza, ora e in futuro".


Il Ware Invitational Summit ha riunito esperti provenienti dal mondo accademico, dall'industria, dalle agenzie governative e dai gruppi di pressione e senza scopo di lucro - compreso il co-convocatore dell'incontro, The Campaign to Prevent Alzheimer's Disease by 2020. La conferenza e l'assistenza editoriale sono state finanziate dal Marian S. Ware 2006 CWG Charitable Lead Annuity Trust e si è tenuta all'Università di Pennsylvania il 20-21 giugno 2012.


Se i pezzi del piano saranno attuati a livello globale - dal governo e da organizzazioni private e istituzioni mediche - gli autori credono che i trattamenti possano essere sviluppati entro il prossimo decennio per migliorare o prevenire l'AD; la diagnosi precoce darà opzioni migliori ai pazienti; e sarà disponibile una assistenza di alta qualità ed efficace per le persone con demenza nel decorso della malattia.

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della School of Nursing della University of Pennsylvania.

Pubblicato in ScienceDaily il 7 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)