Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Annunciato un potenziale trattamento che può modificare il corso dell'Alzheimer

Io Therapeutics, Inc.La "Io Therapeutics, Inc." ha annunciato oggi la presentazione alla 6a conferenza Neurodegenerative Conditions Research and Development, attualmente in corso a San Francisco di dati provenienti da studi preclinici sul suo composto IRX4204, agonista Recettore Retinoide X (RXR), in modelli animali di Alzheimer.

La presentazione, dal titolo "Investigation of the RXR-specific agonist IRX4204 as a Disease-Modifying Agent of Alzheimer's Disease Neuropathology and Cognitive Impairment", è stata effettuata dal Dr. Giulio Maria Pasinetti.


Gli studi sono stati diretti dal Dr. Pasinetti, MD, Ph.D., Presidente e Professore The Saunders Family di Neurologia e Direttore del Center of Excellence for Novel Approaches to Neurotherapeutics, nel Dipartimento di Neurologia della Mount Sinai School of Medicine di New York. Il Dr. Pasinetti ha detto: "I dati presentati oggi comprendono studi che dimostrano l'attenuazione del deterioramento cognitivo in topi modello dell'Alzheimer trattati con IRX4204, promuovendo funzioni electofisiologiche nel cervello associate a ritenzione di funzioni della memoria".


La Io Therapeutics, Inc. ha anche annunciato l'istituzione di un accordo di ricerca sponsorizzata con il Mount Sinai School of Medicine per condurre ulteriori studi su questo composto nell'Alzheimer. Rosh Chandraratna, Ph.D., responsabile scientifico di Io Therapeutics, ha dichiarato: "L'IRX4204 è un agonista altamente specifico e molto potente dei percorsi dei recettori nucleari RXR, con una differenza di almeno 1000 volte nelle concentrazioni che attivano i RXR rispetto alle concentrazioni che attivano i recettori nucleari RAR. Questa specificità e potenza distinguono l'IRX4204 dal bexarotene, un composto agonista RXR anch'esso segnalato per la sua attività nei modelli animali di Alzheimer".

Il Dr. Chandraratna ha aggiunto: "L'IRX4204 ha completato in precedenza uno studio clinico di fase I / II in pazienti con una varietà di tumori solidi, dove è stato ben tollerato fino a 20 mesi senza osservazione di tossicità tipiche correlate ai RAR, e dove sono stati osservati risultati a sostegno della potenziale attività clinica in una varietà di tipi di cancro".


Martin Sanders, MD, Presidente e Amministratore Delegato di Io Therapeutics, ha detto: "L'IRX4204 è in corso di valutazione in uno studio clinico di fase II negli uomini con tumore avanzato della prostata. La società prevede di presentare un ulteriore IND per la valutazione dell'IRX4204 in pazienti con Alzheimer, e l'inizio degli studi clinici con pazienti di Alzheimer è previsto nel 2013". "Il trattamento dell'Alzheimer rimane una grave necessità medica insoddisfatta che l'IRX4204 può essere in grado di affrontare. I fallimenti dei recenti di studi di fase III di sperimentazione di due diversi anticorpi monoclonali specifici per la beta amiloide hanno rafforzato la necessità di sviluppare altri tipi di interventi per questa malattia devastante, che affligge attualmente oltre 5 milioni di americani e può affliggere 16 milioni di americani entro il 2050, secondo l'Alzheimer's Association. Gli studi del Dr. Pasinetti, in combinazione con i dati di altri laboratori che indagano sul bexarotene, agonista RXR meno specifico, confermano che gli agonisti RXR hanno un potenziale per rallentare e possibilmente invertire il deficit patologico e cognitivo dei pazienti con Alzheimer".

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato in MarketWire.com il 13 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.