Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dosi di 'natura' possono formare la prescrizione del medico?

Numerosi studi negli ultimi 30 anni hanno collegato l'esposizione alla natura con un miglioramento della salute e del benessere umano.


Questi risultati sono di crescente importanza nel prossimo futuro, quando il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città, dove si troverà di fronte una marea crescente di malattie legate allo stile di vita.


Tuttavia, sappiamo poco sui meccanismi alla base del collegamento natura-salute, e coloro che vorrebbero trasformare i dati esistenti in azione hanno di fronte solo confusione.


Nel numero dell'8 Aprile di BioScience, un gruppo di biologi ed esperti di salute pubblica, guidato da Danielle F. Shanahan, affronta questo gap di conoscenza, esaminando la natura attraverso la lente del pensiero medico.


Lo scopo è stabilire una base per studiare l'esposizione all'aperto più o meno allo stesso modo in cui un ricercatore avrebbe studiato un farmaco, attraverso la modellazione dose-risposta.


Con questo approccio sarà valutata una precisa «dose di natura» nella capacità di produrre una risposta sanitaria. Gli autori sperano che tale indagine possa contribuire a spostare la ricerca oltre le misure grezze di dosi di natura, "per capire come la natura urbana può essere manipolata per migliorare la salute umana".


L'esposizione alla natura può avvenire in vari modi, dalle escursioni forestali rurali al verde visto da una finestra dell'ufficio, e gli effetti differenziali di tali esposizioni richiedono un attento studio.


In realtà, una caratteristica importante di tale modellazione è che una quantità maggiore di una cosa buona - anche se è la natura - potrebbe non essere sempre la cosa giusta.


Gli autori descrivono diverse curve dose-risposta possibili e trovano che sono da aspettarsi degli stalli nelle risposte di salute. Anche se è sorprendente, un maggiore affollamento e complessità di verde in città potrebbe "diminuire la sensazione di sicurezza di una persona e aumentare lo stress", dice la Shanahan e i suoi colleghi.


Come spesso accade, gli autori affermano che ci saranno progressi solo quando i ricercatori lavoreranno fuori dei loro schemi tradizionali di argomenti.


Perché i risultati preliminari diventino raccomandazioni, è richiesto l'input da vari campi, per districare la complessa rete di fattori socio-economici, sanitari ed ecologici che circondano il collegamento natura-salute.


Secondo gli autori, questo richiede "una nuova direzione di ricerca" che si basi su una "collaborazione più stretta tra gli scienziati sanitari, gli ecologisti e i sociologi".

 

 

 

 

 


Fonte: American Institute of Biological Sciences via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Danielle F. Shanahan, Richard A. Fuller, Robert Bush, Brenda B. Lin, and Kevin J. Gaston. The Health Benefits of Urban Nature: How Much Do We Need?BioScience, April 2015 DOI: 10.1093/biosci/biv032

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.