Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Muore a 63 anni Ben Barres, neuroscienziato che ci ha fatto capire meglio il cervello

 Muore a 63 anni Ben Barres, neuroscienziato che ci ha fatto capire meglio il cervelloBen Barres ha creato un nuovo campo di studi. (Foto AP / Marcio Jose Sanchez)

Di fronte alla decisione di scegliere tra identità e carriera, Ben Barres è rimasto fedele alla sua identità. Fortunatamente per tutti noi, è stato in grado di mantenere entrambe.


Pur di fronte alle avversità, Barres, pioniere neurobiologo e uomo transgender, ha continuato a produrre una ricerca pionieristica che ha contribuito a spiegare come funziona il cervello umano. Durante i decenni di ricerca medica, è asceso alla presidenza del dipartimento di neurobiologia della Facoltà di Medicina della Stanford University ed è diventato il primo scienziato transgender membro della National Academy of Science degli Stati Uniti.


Barres è morto due giorni fa, il 27 dicembre, solo 20 mesi dopo aver ricevuto la diagnosi di cancro al pancreas, secondo la Stanford University. Aveva 63 anni.

 

Un nuovo campo di ricerca

Molte ricerche si sono concentrate sulla rete di cellule nervose che si diramavano in tutto il cervello. Il lavoro di Barres si è concentrato principalmente sulle cellule gliali, la materia cerebrale che compone tutto il resto del cranio. Un tempo chiamate semplicemente 'noccioline di imballaggio' del cervello, le 'glia' hanno preso il nome dalla parola greca che significa colla.


Barres e i suoi ricercatori, nel corso degli anni, hanno dimostrato che le cellule gliali hanno un ruolo molto più cruciale di quello che si pensava un tempo: sostengono l'architettura delle sinapsi del cervello e aiutano anche le sinapsi a inviare segnali da un punto all'altro. La ricerca di Barres ha dimostrato che le cellule gliali danneggiate possono essere la causa di alcune delle malattie neurodegenerative che continuano a confondere gli scienziati.


Oltre al suo lavoro in laboratorio, Barres era noto come un chiaro sostenitore delle minoranze emarginate all'interno del mondo accademico. La sua vita in laboratorio è stata modellata dalla sua vita al di fuori di esso. Barres ha vissuto e lavorato sotto il nome di Barbara fino ai 40 anni, quando ha cambiato genere.


All'epoca, ne ha parlato come di una scelta tra identità e carriera. Ha scelto l'identità. Per The New Republic nel 2014 ha ricordato come è stato trattato dalla comunità scientifica prima e dopo il suo cambiamento:

"Le persone che non sanno che sono transgender mi trattano con molto più rispetto", dice. Veniva ascoltato più attentamente e la sua autorità veniva messa meno in discussione. Ha smesso di essere interrotto nelle riunioni. In una conferenza, un altro scienziato ha detto: "Oggi Ben ha tenuto un grande seminario, ma quindi il suo lavoro è molto migliore di quello di sua sorella". (Lo scienziato non sapeva che Ben e Barbara erano la stessa persona).


Durante la sua vita, Barres ha pubblicato 167 ricerche peer-reviewed (controllate dai pari), ponendo le basi per l'intero campo di studio intorno alle cellule gliali. Senza di lui, hanno detto i colleghi, non ci sarebbe questo campo.

Ispirato e ispirante

"Sai, penso che la scienza sia bella", ha detto una volta Barres in un'intervista. "Cosa c'è di più bello di scoprire qualcosa che non si conosceva prima? È una specie di timore reverenziale ispirante. Forse è la stessa esperienza che le persone provano quando vanno in un museo e vedono una bellissima opera d'arte".


Quelle erano parole interessanti provenienti da un uomo che era cieco per i volti. La condizione reale di cui soffriva è chiamata prosopagnosia, il che significa che non era in grado di godere dell'arte come la maggior parte delle persone. Non riusciva a distinguere i volti delle persone, il che significava che si basava su voci o altri tipi di segnali visivi per riconoscere le persone, secondo la Stanford.


L'università ha comunicato che Barres ha trascorso i suoi ultimi giorni e ore a finire lettere di raccomandazione per i suoi allievi.

 

 

 


Fonte: Chase Purdy in Quartz (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)