Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Potrebbe essere l'odorato la chiave per sbloccare i ricordi delle persone con demenza?

Potrebbe essere l'odorato la chiave per sbloccare i ricordi delle persone con demenza?Una paziente annusa i diversi odori tipici della sua giovinezza.

L'odore potrebbe essere la chiave per sbloccare i ricordi per le persone con demenza? Questo è esattamente ciò che ha scoperto la casa di riposo Hebrew Home del Bronx/New York. Il Dr. Max Gomez della CBS2 ha esaminato come gli aromi del vecchio Yankee Stadium (baseball) stiano sbloccando ricordi sepolti da tempo.


Tutti abbiamo avuto l'esperienza degli odori che ci riportano indietro nel tempo: magari è cucinare al forno che ci ricorda la nonna. La neuroscienza ci dice che l'olfatto è strettamente associato ai centri della memoria nel cervello. Quindi perché non usare gli aromi per contrastare la perdita di memoria legata all'età?


Un muro di aromi, o profumi, che la Hebrew Home di Riverdale ha aggiunto al loro angolo di ricordi degli Yankee sta aiutando a riportare dei ricordi al 68enne Al Cappiello. "Riportano un sacco di ricordi: Little League, il mio primo guanto dopo che si è rotto, wow", ha detto Cappiello.


Ci sono sedie del vecchio stadio, foto dei grandi Yankee del passato, anche delle maglie. Ma sono gli odori del gioco che riportano davvero indietro gli ospiti. "Sono stupefatto, erba verde ... Me la ricordo ancora quando ne sento l'odore", ha detto Cappiello.


Gli odori sono formulati professionalmente da International Flavors & Fragrances. Ci sono hot dog, erba, guanti in pelle, popcorn e birra.


L'assistente sociale Molly Fogel di Alzheimer’s Foundation of America afferma che gli aromi sono una forma di terapia della reminiscenza. Non cambia la malattia, ma "offre l'opportunità di tornare indietro nel tempo, di essere capaci di impegnarsi, sia che si tratti della persona che vive con la malattia che del partner di assistenza, sia di riuscire a immergersi in un momento di gioia. Potrebbero non essere in grado di accedervi ogni giorno".


Per Shelly Youner, gli odori la riportano alla sua prima volta al campo da baseball e si sente stupefatta. "È più grande che in TV. Sono tornata a casa urlando «Ragazzi, c'è spazio per correre»", ha detto la Youner, di 80 anni.


Chiaramente questo migliora la qualità della vita di questi anziani, ma il presidente di RiverSpring Health, che gestisce la Hebrew Home, vuole dimostrare che fa di più. "Lo misureremo scientificamente", ha detto Daniel Reingold, CEO di RiverSpring. "Sia se c'è un miglioramento della memoria, o una minore agitazione, o anche sensi di soddisfazione".


Le persone con demenza di solito hanno problemi con i ricordi a breve termine, ma i ricordi di tanto tempo fa sono ancora lì, rinchiusi. Questa stimolazione olfattiva è un modo per accedervi e aiutare i pazienti a sentirsi più radicati e stabili perché sono trasportati in un momento in cui non erano malati.

 

 

 


Fonte: CBS2 New York (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)