Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Eutanasia in aumento in Olanda: ora anche pazienti di demenza

L'eutanasia è in aumento nei Paesi Bassi, e sta prendendo una piega ancora più brutta di quanto molti si sarebbero aspettato.

I casi di eutanasia sono aumentati da 2.500 nel 2009 a 2.700 nel 2010, ma ancora più sconvolgente, lo scorso anno 21 persone affette da demenza ai primi stadi, ma che erano comunque in buona salute, sono state sottoposte ad eutanasia. Tutte queste 21 "uccisioni per misericordia" sono state successivamente approvate dalla commissione ufficiale che segue l'eutanasia.

Questo rapporto annuale sull'eutanasia del 2010 non è ancora stato pubblicato, ma le cifre principali sono state rilasciate dal canale TV ufficiale di notizie (NOS) sabato scorso.

Il programma ha raccontato la storia di Guusje de Koning, 63 anni, uno dei "beneficiari" dell'eutanasia lo scorso anno. In un video girato dal marito della Koning quattro giorni prima della morte della donna, e mandato in onda sul canale televisivo, lei spiega ai suoi due figli la sua scelta di essere uccisa.

La De Koning, una donna simpatica, sana e divertente con un marito amorevole e figli adulti, spiega che non voleva continuare a vivere dopo che le era stata diagnosticata la malattia di Alzheimer. Dice che aveva assistito al lento declino di suo padre e alla morte a causa della malattia. "Non voglio la stessa cosa", ha spiegato la De Koning ai suoi figli. "Io non voglio soffrire".

La De Koning è stata "eutanasiata" nel luglio dello scorso anno. La sua immagine viene ora utilizzata per sostenere l'idea che l'uccisione di persone nella prima fase della demenza è un buon modo per evitare sia la sofferenza che l'eccessivo costo delle cure sanitarie per gli anziani olandesi. L'eutanasia in Olanda è legale solo quando il paziente è sano di mente e capace di esprimere coerentemente il desiderio di morte. Una volta che è partita la demenza, è troppo tardi: anche un testamento biologico fatto prima del declino non può essere preso in considerazione.

La "soluzione" che viene proposta, quindi, è di uscire dalla vita prima che la malattia segua il suo corso.

Da mesi incontri pubblici si sono tenuti nei centri delle comunità provinciali e negli alberghi per incoraggiare gli anziani a conoscere il loro "diritto" a morire, anche se sono in buona salute, ma con la paura di cosa può fare loro la demenza diagnosticata in un prossimo futuro. Tuttavia, anche se il 95% degli olandesi sono a favore dell'eutanasia legale, secondo i sondaggi, attualmente solo il 33% dei medici sono in questo momento pronti a praticare l'eutanasia di un paziente con demenza incipiente.

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.


Pubblicato in LifeSiteNews il 27 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)