Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Contare le pecore sbagliate: problemi di sonno non riguardano solo stile di vita e abitudini

Dormire può sembrare semplice, dopo tutto lo facciamo tutti. Ma come molti di noi sanno, dormire a sufficienza non è sempre un compito semplice, nonostante ciò che potresti leggere nei media. «Come dormire 'correttamente'» è un argomento preferito degli articoli di auto-aiuto, con titoli come "Consigli degli esperti per dormire bene la notte qualunque sia la tua età" che promettono la risposta ai tuoi risvegli notturni.


Le persone anziane costituiscono in genere il pubblico di questi messaggi. La nostra analisi degli articoli pubblicati nei media della Nuova Zelanda tra il 2018 e il 2021 ha scoperto che il sonno è presentato come inevitabilmente in calo con l'età.


Allo stesso tempo, il sonno è ritratto come una cura per tutto: una buona notte di sonno è dipinta come un modo per mantenere la produttività, allontanare la malattia e la demenza e alla fine vivere più a lungo. Ma la maggior parte di questi articoli è rivolta all'individuo e a cosa può fare per migliorare il suo sonno. Spesso manca qualsiasi riferimento ai fattori esterni che possono contribuire al sonno scadente.

 

Scelta personale e sonno

Un messaggio chiave in molti degli articoli che abbiamo esaminato è che il sonno è una semplice questione di fare le scelte giuste. Quindi, se non dormi abbastanza, probabilmente è colpa tua. Le persone sono indottrinate sulla scarsa 'igiene del sonno': stare alzati troppo tardi guardando il proprio telefono, bere troppe tazze di caffè o non fare abbastanza esercizio durante il giorno.


Ed è vero, bere troppa caffeina o fissare uno schermo alle ore piccole potrebbe interferire con il sonno. È anche vero che il buon sonno è importante per una buona salute. Ma le cose sono più complicate di così. Come sa chiunque abbia lottato per mantenere un buon sonno, i semplici suggerimenti non superano sempre le complesse situazioni che contribuiscono a queste lotte.

 

Svegli per altri fattori

Il buon sonno non è solo una questione di 'fare le scelte giuste'. A livello internazionale, c'è un corpo crescente di ricerche che dimostrano che il sonno è influenzato da molto più del comportamento individuale: è spesso modellato dalle circostanze sociali ed economiche di una persona.


La ricerca fatta in Nuova Zelanda aumenta questo insieme di conoscenze. Uno studio, basato sui risultati di un sondaggio su poco più di 4.000 persone, ha riscontrato che il sonno insufficiente era più comune tra i Māori rispetto ai non Māori, in parte a causa di tassi più elevati di lavoro notturno.


La ricerca internazionale ha anche scoperto che le donne hanno maggiori probabilità di sperimentare insonnia a causa dei loro ruoli di cura. Uno studio USA ha trovato che i caregiver non retribuiti per bambini o genitori (o entrambi) hanno riferito una quantità più breve e una qualità più scarsa di sonno rispetto ai caregiver a pagamento o alle persone senza tali ruoli. Un sondaggio condotto su 526 caregiver in Nuova Zelanda ha mostrato che due terzi riferiscono disturbi del sonno lievi o gravi.


Sappiamo anche che la mancanza di sonno è legata a malattie gravi, che includono diabete e malattie cardiache. La durata del sonno e la qualità sono state identificate come predittori di livelli di emoglobina A1c, un importante marcatore del controllo della glicemia. E si è trovato che ipertensione, ictus, malattia coronarica e battiti cardiaci irregolari sono più comuni tra quelli con sonno disordinato rispetto a quelli senza anomalie del sonno.


Il mancato riconoscimento del contesto sociale del sonno scadente significa che i messaggi del sonno nei media ignorano le cause fondamentali a favore dell'illusione di una soluzione rapida.

 

La mercificazione del sonno

Il sonno è anche sempre più caratterizzato come merce, con un mercato in crescita per i prodotti - come i tracciatori del sonno - che affermano di aiutare a migliorarne la qualità. I tracciatori del sonno promettono di misurare e migliorare le prestazioni del sonno. Tuttavia, la loro affidabilità può essere limitata: uno studio ha scoperto che il tracciatore testato non ha rilevato accuratamente il sonno, in particolare negli anziani che avevano livelli maggiori di movimenti notturni.


Inquadrare i problemi di salute pubblica come questioni di scelta personale è comune. I consumi di alcol e cibo spazzatura, ad esempio, sono regolarmente presentati come questioni di responsabilità individuale e cattive scelte personali. Il ruolo del marketing e l'accesso a cibo sano riceve molta meno attenzione.


Naturalmente, semplici consigli per dormire bene possono essere utili per alcune persone. Ma ignorare i fattori sociali ed economici sottostanti che modellano le possibilità di un buon sonno non permette di affrontare il problema. I messaggi di promozione della salute che si concentrano sul comportamento individuale tralasciano le barriere strutturali a una migliore salute, come povertà, bassi livelli di istruzione, alti tassi di detenzione, alloggi affollati o scadenti e razzismo.


Dobbiamo andare oltre i messaggi di cambiamento del comportamento individuale e iniziare a parlare di disuguaglianze che contribuiscono al problema di chi ha una notte decente di sonno rispetto a chi non ce l'ha.

 

 

 


Fonte: Mary Breheny (prof.ssa di psicologia della salute, University of Wellington) e Rosie Gibson (docente senior di psicologia, Massey University)

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.